Il sostituto procuratore della Repubblica di Viterbo, Franco Pacifici, ha disposto il fermo della madre della piccola bambina di quattro mesi, rinvenuta morta all’interno di una casa di Orte Scalo mercoledì scorso.
La donna, Mariana Golovataia, di 36 anni, adesso è piantonata dagli uomini dei carabinieri all’interno dell’ospedale Belcolle di Orvieto, dove è ricoverata nel reparto di rianimazione.
Il fermo è motivato dai gravi indizi che sono emersi a carico della donna, che immediatamente dopo la morte della figlia era stata ritrovata svenuta nella stessa stanza della bambina.
Il fermo è giunto alla fine di un’indagine svolta dagli uomini dell’Arma. I militari erano stati chiamati dal marito della Golovataia, era stato infatti lo stesso uomo a fare la macabra scoperta.
L’uomo, mercoledì scorso al rientro dal lavoro aveva trovato la porta di casa chiusa, non ricevendo risposta e preoccupato per l’assenza della moglie, aveva deciso di sfondare la porta d’ingresso.
Una volta introdottosi nel suo appartamento la macabra scoperta. In cucina la moglie svenuta, accanto a lei la neonata purtroppo esanime, in un’altra stanza il figlio di cinque anni letteralmente terrorizzato.
All’arrivo dei carabinieri veniva rinvenuta una scatola di medicinali vuota, la circostanza aveva fatto propendere immediatamente verso un omicidio con tentativo di suicidio, ipotesi adesso avvalorata dal fermo della donna.
La famiglia di origini moldave sembrava inserita nel piccolo paese laziale, con l’uomo che lavorava per sostenere la sua famiglia, e con la donna che frequentava sporadicamente la locale parrocchia.
Nel passato, a quanto riferiscono i vicini, solamente un episodio di depressione avuto dalla Golovataia, che aveva sofferto di quella che è conosciuta come depressione post parto.
Gli investigatori adesso attendono l’autopsia sul corpo della piccola, dopo di essa, prevista per venerdì, il provvedimento di fermo potrebbe essere tramutato in arresto, con la grave ipotesi di omicidio volontario.