Ankara sta minacciando l’Europa relativamente all’accordo sui migranti; una possibile cessazione dell’accordo che tra la Turchia e Bruxelles potrebbe portare quindi ad un aumento spropositata degli arrivi dei migranti.
Il paese di Erdogan, infatti, è la vera e propria “porta per l’Europa” di milioni di migranti; sono quasi tre milioni solamente i profughi provenienti dalla Siria, a cui si aggiungono gli iracheni e gli afgani. Una massa impressionante di persone che fugge dalle loro case e potrebbe riversarsi in Europa, una notizia che preoccupa molto i cittadini dei vari stati europei, tra i quali anche l’Italia.
Dopo il mancato colpo di stato turco, avvenuto il 15 luglio scorso, il presidente Erdogan, che ha ripreso pienamente in mano il potere ed ha dato il via ad una lunga serie di epurazioni, si appresta a effettuare il suo primo viaggio fuori dai confini. Il viaggio ha un significato molto simbolico, dal momento che Erdogan si reca a San Pietroburgo per incontrare il leader russo Putin.
Tra Russia e Turchia le relazioni erano diventate abbastanza calde dopo che nei cieli turchi era stato abbattuto, nello scorso novembre, un caccia dell’aviazione russa. Il viaggio di Erdogan potrebbe rappresentare la svolta verso una nuova alleanza tra i due stati, dopo che la Turchia ha bollato come “traditori” gli stati occidentali, in occasione del mancato golpe.
Intanto dal Viminale, riguardo al problema dei migranti si provvede a rassicurare, parlando di “una minaccia come altre”, e che eventualmente vedrebbe interessata per prima ed in modo maggiore la Grecia, più vicina alla Turchia. Per essere comunque pronti ad altre alternative, già da alcuni mesi, degli uomini delle forze di intelligence italiane e funzionari dello stesso ministero, stanno lavorando in collaborazione con le autorità albanesi, nel caso in cui si dovesse aprire un nuovo fronte balcanico per gli immigrati. Nello stesso tempo, negli ultimi giorni, sono ripresi i viaggi dei barconi, specialmente quelli in partenza dall’Egitto, con l’ultimo sbarco avvenuto a Pozzallo.