Le api, viste dalla maggior parte della popolazione come semplici insetti produttori di miele, hanno un importante ruolo come insetti impollinatori e rendono possibile la produzione di pomodori, fragole e delle oltre settantacinque percento dei vari prodotti articoli.
Greenpeace, dopo aver analizzato diversi dati frutto di importanti ricerche scientifiche, ha lanciato l’allarme: la cattiva abitudine di utilizzare pesticidi neonicotinoidi, contenenti sostanze nocive per le api ed altri insetti utili, non farà altro che danneggiare la stessa agricoltura italiana, oltre che distruggere tali specie.
Per questo motivo, Greenpeace ha aperto una petizione, disponibile sul web (salviamoleapi.org) ed ha ottenuto un ottimo riscontro.
Cosa chiede Greenpeace
La petizione Salviamo Le Api di Greenpeace nasce con uno scopo molto semplice: prolungare il divieto imposto dalla Comunità Europea, così come dal Governo Italiano, sull’utilizzo di prodotti assai nocivi per le diverse tipologie di insetti, comprese le api.
Alla scadenza del divieto, prevista nel 2017, si potrebbero aprire nuovi “catastrofici” scenari nel settore agricolo.
Greenpeace ha quindi proposto una proroga della legge del 2013 del divieto imposto dalla Comunità Europea: con la petizione l’associazione punta a risvegliare il problema e soprattutto cerca di prevenirlo in maniera definitiva, salvaguardano anche la qualità dei vari prodotti realizzati dagli operatori del settore agricolo.
Scopo di Greenpeace, con la sua petizione, è quello mettere al bando definitivamente i pesticidi pericolosi per le api.
Nel report di Greenpeace Api in declino vengono riportati tutti gli aspetti del problema, rimarcando a cosa si andrebbe incontro con la sparizione delle api dall’ecosistema naturale.