L’AGGRESSIONE AI MILITARI – Quello che, all’inizio, doveva essere un controllo di routine ha finito per generare veri e propri attimi di panico, pur non finendo in tragedia: attorno alle ore 20 di ieri sera, infatti, un ragazzo ha assalito con un coltello due militari dell’Esercito e un agente della locale PolFer (Polizia Ferroviaria) in Stazione Centrale a Milano, all’altezza del piano ammezzato. Al momento sono ignote le cause del raptus del giovane che, dopo essersi sentito chiedere i documenti, ha estratto un’arma da taglio che teneva nascosta e si è scagliato contro i tre uomini.
Stando a quanto comunicato dalla Questura, dei tre feriti, al momento solo un caporalmaggiore dell’Esercito è stato dimesso (con una prognosi di sette giorni), mentre gli altri due sono ricoverati e sotto osservazione presso l’Ospedale Fatebenefratelli: per loro un taglio al braccio e un colpo inferto alla gola, tuttavia non risultato mortale.
IL DURO INTERVENTO DI MARONI – A seguito dell’aggressione, in Stazione è scattato l’allarme e sono stati chiusi alcuni ingressi: a stretto giro di posta, sono arrivate due ambulanze e dei rinforzi della polizia che hanno arrestato il ventenne. Il responsabile dell’accoltellamento, in stato di fermo per tentato omicidio, è un ragazzo italiano di origini maghrebine che, stando a quanto si apprende, era arrivato in Stazione Centrale armato di ben due coltelli: il suo nome, peraltro, era noto alle forze dell’ordine a causa di precedenti per spaccio di droga.
Il fatto è avvenuto a poche ore dalla firma del nuovo “Protocollo per l’accoglienza dei migranti” che il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha stipulato con i sindaci dell’Area Metropolitana di Milano, scatenando così una durissima reazione del Governatore della Lombardia: attraverso il proprio profilo Twitter, Roberto Maroni ha chiesto che venga annullata la marcia in favore dei migranti in programma il prossimo 20 maggio proprio nel capoluogo di regione.