Il fatto è accaduto a Latina, un uomo ha sparato ad un ladro uccidendolo, dopo averlo colto in flagrante mentre rubava, insieme ad altri due complici, all’interno dell’abitazione dei propri genitori. La Polizia giunta sul posto ha portato l’uomo presso la locale Questura per sottoporlo ad interrogatorio, visto che adesso lo stesso è indagato per eccesso colposo di legittima difesa.
Il fatto risale ad ieri pomeriggio quando, intorno alle 16.45 circa, tre uomini si sono introdotti all’interno di un’abitazione in via Palermo a Latina. L’uomo, un avvocato di 47 anni, è venuto a conoscenza dell’ingresso di persone sgradite all’interno della casa, grazie ad un segnale ricevuto sul suo telefono cellulare, collegato con la centralina dell’antifurto posto all’interno dell’abitazione.
L’avvocato si è recato presso la casa dei genitori, giunto sul posto ha notato un uomo nel giardino e gli ha domandato cosa facesse all’interno dello stesso. L’uomo ha ottenuto di contro la risposta di andarsene e farsi i fatti suoi; a quel punto l’avvocato ha tirato fuori la pistola legalmente detenuta intimando al ladro di andarsene, aggiungendo anche che avrebbe chiamato subito la Polizia.
A quel punto dalla casa sarebbero usciti anche gli altri due malviventi, probabilmente disturbati dalle voci. Uno dei due avrebbe messo una mano in tasca, facendo pensare al 47enne ad una risposta armata. L’avvocato forse impaurito dai tre uomini e dalla possibilità di essere aggredito, ha fatto fuoco sparando circa sei colpi, due dei quali hanno colpito mortalmente colui che si era messo la mano in tasca.
L’uomo ucciso è Domenico Bardi di anni 41, che pare sia stato colpito da una distanza di circa 10 metri. L’avvocato è stato interrogato dal magistrato Simona Gentile che sta attendendo la conclusione dello stesso, per fare chiarezza circa la sua posizione. L’uomo infatti ha detto di non avere avuto nessuna intenzione di uccidere, ma di aver sparato per paura. Insomma, un altro caso spinoso da risolvere.