EPIDEMIA DI PESTE IN MADAGASCAR – Sta acquisendo sempre più dimensioni allarmanti l’epidemia di peste in Madagascar, tanto che anche alcune organizzazioni umanitarie internazionali, quali ad esempio Action Against Hunger, hanno lanciato l’allarme e denunciato assieme alle autorità locali un numero già elevato di vittime: al momento la temibile malattia infettiva avrebbe causato già oltre un centinaio di morti, mentre il numero dei nuovi contagiati sembrerebbe aver raggiunto le 1400 unità.
Secondo Olivier Le Guillou, dirigente locale di Action Against Hunger nel Paese insulare situato nell’Oceano Indiano, oramai sono stati oltrepassati i livelli di guardia e c’è il rischio che l’epidemia interessi fasce sempre più vaste della popolazione.
CASI IN AUMENTO RISPETTO A DODICI MESI FA – Ad Antananarivo, capitale del Madagascar, la maggior parte dei contagi sarebbe avvenuta a causa di malattie polmonari che sono la causa della più pericolosa tra le varie forme di peste, molto più di quella bubbonica dato che la prima è notevolmente più letale: tuttavia, va detto che nel Paese africano questa è considerata una delle malattie endemiche, ma lo spaventoso aumento dei casi ha fatto scattare l’allarme. Infatti, si calcola che negli ultimi mesi (stando ai dati raccolti dallo scorso agosto fino a pochissimi giorni fa da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite) il numero di vittime sia aumentato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando erano stati registrati “solamente” 63 casi mortali.
Inoltre, da agosto sino ad oggi, la peste ha cominciato a interessare non solo le zone periferiche ma anche le grandi città, tra cui la stessa Antananarivo e si sta quindi diffondendo a grande velocità perché, in quanto epidemia polmonare, si trasmette facilmente per via aerea mediante colpi di tosse e pure un semplice starnuto.