Cronaca

Sventato attentato a Venezia durante il Carnevale

Una cellula jihadista con quartier generale in Piazza San Marco si preparava a colpire il cuore di Venezia durante le celebrazioni del Carnevale, uno degli appuntamenti annuali con la maggiore affluenza di visitatori.

Quattro cittadini di origine kosovara ed un minorenne, residenti in Italia, già finiti in manette nella primavera del 2017 grazie alle indagini della Digos e del reparto operativo dei Carabinieri, puntavano ad attaccare gravemente luoghi sensibili della città lagunare, come il campanile di San Marco, la sua piazza ed il ponte di Rialto.

Sono emerse dalle intercettazioni frasi atroci di Arjan Babaj che inneggiavano allo spargimento di “sangue caldo” e indicazioni precise sul coltello da usare e dettagli sulla terribile capacità di Fisni, brevi passaggi dove venivano indicate specifiche maschere e costumi e l’intenzione di acquistare un kalashnikov per 250 euro.

I telefonini dei presunti terroristi, sequestrati dagli investigatori hanno ulteriormente confermato il piano agghiacciante, selfie erano stati scattati per indicare i luoghi esatti dove intervenire utilizzando l’esplosivo, armi da fuoco e coltelli, secondo quanto dichiarato dalle forze dell’ordine e una foto del Babaj che imbraccia un mitragliatore.