Proprio pochi giorni fa il Presidente della Nord Corea, Kim Jong-un, aveva sorpreso la politica internazionale acconsentendo ad incontrare per la prima volta il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un vertice a Singapore il prossimo 12 giugno. Tuttavia, i media nazionali della Corea del Nord oggi hanno annunciato un possibile annullamento del summit poche ore dopo l’annullamento di un altro incontro molto importante, quello che doveva tenersi oggi tra Kim e il Presidente della Sud Corea, Moon Jae-in a Panmunjom, come parte di un piano di distensione tra i due Stati che era stato concordato alla fine dello scorso aprile.
A minacciare lo svolgimento sarebbero sia la continuazione delle esercitazioni “Max Thunder“, sia la richiesta di una denuclearizzazione completa. Quanto alle prime, si tratta di esercitazioni militari iniziate lo scorso venerdì e organizzate dalla Corea del Sud e dagli USA con grande dispiegamento di US Air Force, bombardieri B-52 e F-22. Infatti, nonostante Kim avesse precisato di non pretendere la cessazione totale quale condizione per la prosecuzione delle trattative di distensione era chiaro che il numero 1 di Pyongyang si aspettasse quantomeno un rallentamento nelle esercitazioni, cosa che, di fatto, non c’è stata.
Song Young-moo, ministro alla difesa della Corea del Sud, ha subito convocato una riunione urgente con il Generale Vincent Brooks, comandante delle forze aree USA stanziate in Corea, per discutere una linea d’azione ufficiale.
Appare, tuttavia, molto improbabile che possano rallentare le esercitazioni definite da fonti ufficiali degli USA come “normale scadenza da effettuare in modo periodico”.
Quanto, invece, alla richiesta di denuclearizzazione della Corea del Nord quale parte essenziale per la distensione e per la revoca delle sanzioni internazionali, la presa di posizione della Corea del Nord appare più preoccupante.
Infatti, il viceministro degli affari esteri della Corea del Nord, Kim Kye Gwan, secondo quanto affermato dai media locali, ha affermato che Pyongyang non ha interesse a partecipare ad un summit fondato solo sulle richieste unilaterali di Washington.
Mentre si attende una dichiarazione ufficiale del Dipartimento di Stato USA sembrano comunque continuare i preparativi per il summit.