Cos’è un tumore? Come facciamo a combattere e debellare un male che giorno dopo giorno colpisce sempre più persone? E’ questa la domanda da cento milioni che ogni giorni si pongono i medici. Chemioterapia, Radioterapia, o chirurgia: sono queste le operazioni più indicate per impegnarsi nella difficile lotta ai tumori.
E se invece si prendesse in considerazione di avvalersi delle nostre difese immunitarie? L’immuno-oncologia – questo è il nome di questa terapia – consiste nel sfruttare le difese di cui il corpo dispone contro una serie di malattie, tra le quali possiamo inserire il cancro.
Ma in che modo agiscono le nostre difese immunitarie?
Quando il nostro sistema immunitario rileva la presenza pericolosa di batteri, virus o cellule infette quali possono essere quelle di un tumore, genera un processo di produzione di cellule T (importanti per la presenza sulla loro superficie di recettori in grado di riconoscere gli agenti patogeni) che fungono da killer per questi microrganismi nocivi.
Quali differenze con le altre terapie?
L’immuno-oncologia è sicuramente più “leggera” rispetto ad altri tipi di terapie: essa agisce in maniera opposta rispetto, ad esempio, alla chemioterapia, poiché non va a colpire direttamente le cellule, ma attiva i recettori che sono in grado di distruggere il tumore. Un’altra differenza riguarda le tempistiche di efficacia della terapia: con l’immuno-oncologia, i tempi di guarigione si allungano rispetto alle terapie classiche, ma i risultati raggiunti durano più a lungo nel tempo.
Per quali tipi di tumore essa è maggiormente indicata?
Nel nostro paese, l’immunoterapia viene praticata soprattutto nei pazienti con melanoma, tumore del polmone e del rene in fase avanzata. Inoltre, i ricercatori stanno lavorando anche per estendere la terapia anche nel campo dei tumori avanzati nella zona della testa e del collo, nella vescica, e per quanto riguarda i tumori della cute (noto anche come Carcinoma a cellule di Merkel).
Immuno-oncologia: una via per un futuro migliore
L’immuno-oncologia rappresenta una strada per la speranza, un aiuto per centinaia di migliaia di pazienti che quotidianamente lottano contro questo male terribile che colpisce senza pietà. Le ricerche scientifiche hanno evidenziato che questa tecnica può ottimamente combinarsi anche con chirurgia, radioterapia e chemioterapia, con il desiderio che quest’unione di tecniche sia sempre più proficua negli anni a venire, soprattutto contro quei tumori oggi considerati letali ed irreversibili.