Stanotte lo spettacolo delle Geminidi: le stelle cadenti visibili in tutta Italia
Lo spettacolo delle Geminidi
Nella notte tra il 13 e 14 dicembre gli appassionati di astronomia potranno assistere allo spettacolo delle Geminidi, che puntuale si ripete ogni anno nel mese di dicembre.
L’evento che ha per protagoniste le stelle cadenti delle Geminidi (anche se sarebbe più corretto parlare di sciame meteorico) trova le sue origini nella costellazione dei Gemelli, da cui deriva appunto il nome Geminidi.
Stanotte saranno migliaia i binocoli puntati all’insù, per scrutare nel cielo le strisce luminose caratterizzate da un colore giallognolo. Da più di trent’anni lo sciame meteorico delle Geminidi viene associato all’asteroide Fetonte, scoperto agli inizi degli anni Ottanta. Gli scienziati concordano sul fatto che il corpo celeste possa essere in realtà una cometa estinta, non avendo più con sé una componente fondamentale come il ghiaccio.
Consigli per vedere le stelle cadenti stanotte
La soluzione migliore per assistere allo spettacolo delle Geminidi è di recarsi in luoghi dove l’illuminazione artificiale sia scarsa o del tutto assente. Chi abita in città dovrebbe prendere in considerazione un temporaneo trasferimento in un’area di campagna situata a pochi chilometri di distanza dal centro cittadino. In alternativa può andare bene anche una spiaggia, luogo indicato per chi abita in una città che si trova non distante dal mare.
Le indicazioni restano valide a patto che il meteo sia clemente. Le previsioni meteo per la tarda serata di oggi indicano tempo nuvoloso e pioggia nella maggior parte delle regioni centrali e meridionali, dove quindi si farà fatica a vedere le stelle cadenti delle Geminidi. Andrà meglio invece agli abitanti del Nord Italia e della regione Toscana, dove il cielo sarà libero da nuvole. Le regioni più fortunati saranno Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Qualche velatura invece è prevista in Liguria (dove sono attesi sporadici banchi di nebbia) e nella regione del Friuli Venezia Giulia.
