Aeroporto di Gatwick riaperto all’alba: partenza soltanto per alcuni voli
Continua il disagio per gli oltre 120 mila passeggeri che da mercoledì sera sono bloccati presso lo scalo di Gatwick. Il secondo aeroporto più importante di Londra era stato chiuso a causa dell‘avvistamento di due droni che sorvolavano le piste d’atterraggio.
Secondo la normativa inglese, infatti, è proibito far volare droni e congegni telecomandati entro un chilometro dagli aeroporti poiché potrebbero intralciare le operazioni di volo e causare danni agli aerei. Dopo oltre 24 ore di stallo lo scalo è stato riaperto, ma le partenze sono ancora limitate a pochi voli; le autorità aeroportuali con una nota hanno invitato i passeggeri a controllare lo stato dei propri voli per evitare ulteriori attese e ingorghi.
La polizia dà ancora la caccia al pilota dei droni
I droni sono stati avvistati fino a ieri intorno all’ora di pranzo e le autorità stanno cercando ininterrottamente lo scaltro pilota. Si esclude la pista del terrorismo e si ipotizza un atto di protesta presumibilmente da parte di attivisti ecologisti. Chiunque sia dietro una simile iniziativa voleva senz’altro creare scompiglio e problematiche in uno dei periodi dell’anno in cui gli aeroporti sono più affollati, ma ora rischia fino a cinque anni di carcere e il probabile abbattimento dei droni.
Se le ricerche dovessero prolungarsi, la polizia ha previsto un’opzione tattica che prevede la distruzione dei congegni, sia per ragioni di sicurezza sia per scoraggiare altri tentativi di protesta come questo. Alcuni passeggeri infatti, in attesa di partire per le vacanze o di raggiungere una persona cara, hanno passato la notte in aeroporto, dormendo a terra o su giacigli improvvisati. Le autorità comunque rassicurano che entro le prossime 24 ore Gatwick tornerà alla normale attività.