L’omicidio di Rozzano ha un killer e un movente. A uccidere Antonio Crisanti è stato l’ex genero, il padre della bambina abusata dal suocero. L’uomo si è costituito davanti ai carabinieri del comune milanese insieme a un complice.
Lunedì pomeriggio, a Rozzano, Antonio Crisanti è stato raggiunto mortalmente da quattro colpi di pistola sparati da uno scooter su cui viaggiavano due persone. L’uomo di 63 anni era accusato di aver abusato della nipotina di 5 anni. Nella giornata di ieri la svolta nelle indagini dei carabinieri di Rozzano.
Omicidio Rozzano, Emanuele Spavone ha sparato all’ex suocero accusato di abusi sessuali sulla figlia di 5 anni
In caserma si sono costituiti Emanuele Spavone e Achille Mauriello, rispettivamente ex genero del Crisanti (padre della bambina abusata) e amico del 34enne Spavone. A compiere materialmente l’omicidio è stato il padre della piccola, che ha ribadito come movente per l’assassinio i presunti abusi perpetrati da Antonio Crisanti sulla figlia di 5 anni. Cinque i colpi di pistola sparati da una calibro 9×21, quattro quelli andati a segno e che hanno ucciso l’ex suocero del killer.
Secondo la ricostruzione fornita ai carabinieri dai due uomini, Achille Mauriello avrebbe partecipato all’omicidio trasportando in scooter l’omicida Emanuele Spavone. Quest’ultimo è separato dalla moglie e avrebbe deciso di uccidere Spavone dopo essere venuto a conoscenza dell’audizione della bambina a seguito dell’accusa di abusi sessuali nei confronti dell’ex suocero.
L’applauso dei parenti all’uscita della caserma
Terminato l’interrogatorio, Emanuele Spavone e Achille Mauriello sono usciti dalla caserma in manette ricevendo l’applauso di decine di loro parenti accorsi per salutarli al momento dell’arresto. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Spavone e Mauriello non hanno fornito indicazioni utili ai carabinieri circa il ritrovamento della pistola calibro 9×21 utilizzata per compiere l’omicidio materiale nei confronti di Antonio Crisanti. Si attendono sviluppi sull’omicidio di Rozzano nel corso dei prossimi giorni, quando i due uomini saranno ascoltati di nuovo dalle forze dell’ordine.