Le ultime notizie svelano chiaramente che il magistrato Luerti ha firmato un’ordinanza di prelievo lunedì pomeriggio a Milano per Fabrizio Corona, sospendendo così l’affidamento terapeutico che avrebbe dovuto aiutarlo ad uscire dalla dipendenza psicologica data dalla cocaina.
Uno dei motivi che hanno portato a questa drastica decisione è proprio il fatto che Fabrizio Corona abbia continuato negli ultimi mesi a partecipare a programmi televisivi nonostante le restrizioni e l’ordinanza del tribunale di non lasciare per nessun motivo la regione.
Inoltre, era già stata emessa una diffida nei confronti di Corona, in quanto lo stesso non ha mai smesso di “regalare” scoop durante programmi e ospitate, nonché di recarsi in luoghi dove decisamente non avrebbe dovuto trovarsi vista la sua situazione.
In una puntata di “Non è l’Arena” lo si vede protagonista di un reportage nel boschetto della droga di Rogoredo, luogo di spacciatori e tossicodipendenti, durante il quale fu aggredito insieme alla troupe televisiva.
Alla luce dei fatti, soltanto nelle prossime settimane il magistrato del Tribunale di Sorveglianza deciderà se revocare l’affidamento vista la grande superficialità con la quale il signor Corona affronta i provvedimenti.
L’ex paparazzo ha dimostrato infatti di non apprezzare l’alternativa alla detenzione, continuando a violare ripetutamente le regole; senza il rispetto delle suddette, l’unica soluzione sarebbe quella di tornare in carcere.
Oltre alle chiare violazioni per gli spostamenti non autorizzati, il magistrato Luerti non ha apprezzato gli interventi di Corona nei programmi tv.
In ultimo quello che riguarda il “caso Riccardo Fogli“, dove in una puntata dell’Isola dei famosi il re dei paparazzi è intervenuto dichiarando un presunto tradimento della ex moglie di Fogli. Questo non è un reato, ma per chi si trova nella posizione di Corona non è esattamente ideale continuare a fare dichiarazioni offensive o sospette su personaggi dello spettacolo.
Il magistrato ha dichiarato che l’ex vip non ha alcuna forma di rispetto per le regole e le disposizioni, ragion per cui nei prossimi 30 giorni arriverà la decisione finale che potrebbe sospendere l’affidamento per la disintossicazione e confermare la sua presenza in cella.