La petroliera è attraccata a La Valletta sotto il controllo dei militari maltesi. Non c’e stata nessuna opposizione a bordo. Il premier Musqat: ” le persone a bordo siano considerati profughi da accogliere”.
Si è risolta senza nessuna complicazione la vicenda del mercantile El Hiblu 1 che nella mattinata di ieri era stata dirottata da un gruppo di migranti, soccorsi poco prima in acque libiche. Non appena i profughi hanno intuito che la petroliera stesse tornando in Libia hanno effettuato con successo un dirottamento, puntando verso Malta. La marina militare maltese è intervenuta non appena l’imbarcazione è entrata in acque territoriali, prendendo il controllo senza nessuna opposizione da parte degli occupanti.
Il comandante turco della nave ha spiegato ai militari di essere stato minacciato dal gruppo di 108 migranti soccorsi poco prima, 77 uomini e 31 donne, che rifiutavano di tornare in Libia e lo intimavano di cambiare rotta e puntare a nord.
Il Mediterraneo si trova oramai sprovvisto di qualsiasi imbarcazione di salvataggio visto che l’operazione Sophia, istituita proprio per soccorrere e mettere al riparo i migranti, è stata sospesa. La vicenda dell’El Hiblu 1 assume delle connotazioni inedite visto che fino ad adesso non si erano verificati interventi militari diretti. Nella giornata di ieri una motovedetta ha riportato indietro 120 migranti e una ong tedesca ha riferito che 3 gommoni sono stati intercettati dalla marina libica e altri 2 risultano dispersi.
Il premier maltese Musqat dichiara:
“non ci sottrarremo alle nostre responsabilità, chiediamo che i 108 profughi siano considerate persone da accogliere e proteggere”.