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Morto Niki Lauda, tre volte campione del mondo di Formula 1

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All’età di 70 anni muore Niki Lauda, presidente onorario non esecutivo della Mercedes. Da pilota vinse tre titoli iridati con Ferrari e Mclaren.

Il mondo della Formula 1 è sconvolto. Niki Lauda, tre volte campione iridato, è morto nella notte tra il 19 e 20 maggio all’età di 70 anni. Ad annunciarlo con un comunicato la famiglia dell’ex pilota e presidente onorario non esecutivo della Mercedes. Migliaia i tweet con cui nelle ultime ore gli appassionati sportivi e gli addetti ai lavori hanno voluto ricordare il mito di Lauda, un personaggio che resterà per sempre nella leggenda della Formula 1.

Otto mesi fa il trapianto di polmone

Da alcuni giorni Niki Lauda era ricoverato presso una clinica privata in Svizzera, con accanto i familiari più stretti. Otto mesi fa il presidente onorario della Mercedes aveva subito un delicato trapianto polmonare, lottando tra la vita e la morte. Era solito seguire i Gran Premi di Formula 1 sempre in prima fila, restando accanto al team principal del team anglosassone Toto Wolff, con cui condivideva la città di nascita (Vienna, ndr). Dopo il trapianto non riuscì più a tornare in pista, mancando dunque l’appuntamento con la festa per la vittoria del titolo piloti e costruttori rispettivamente di Lewis Hamilton e Mercedes, oltre che per le cinque doppiette consecutive di questo inizio stagione.

Enorme talento sia in pista che fuori

Dopo un inizio di carriera difficile, la svolta arriva con l’ingaggio alla Ferrari, voluto fortemente da Clay Regazzoni, dove instaura un ottimo rapporto con Enzo Ferrari. Con la Rossa di Maranello vince due titoli iridati, anche se sarebbero stati tre se non ci fosse stato il terribile incidente del Nurburgring (1976), quando rimase intrappolato all’interno dell’abitacolo che prendeva fuoco, con il volto sfigurato per sempre. Il terzo successo mondiale arriverà a fine carriera, al comando di una Mclaren. Dieci anni dopo il ritiro torna nel circus di F1 come collaboratore sportivo della Ferrari, dando il via all’epopea di Michael Schumacher, mentre nel 2013 è lui a volere Lewis Hamilton alla Mercedes, che si rivelerà ben presto uno dei piloti più vincenti della storia.