Si è tenuta in questi giorni a Ginevra l’Assemblea Generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che ha introdotto una serie di novità.
Prima tra tutte, l’ingresso della dipendenza da videogame nell’elenco delle patologie dell’Oms. Si tratta di un riconoscimento fondamentale che mostra le gravi conseguenze che l’utilizzo smodato dei videogiochi comporta.
L’annuncio di quest’inserimento era stato fatto diversi mesi fa e ora è stato ufficializzato. I Paesi membri durante l’Assemblea Generale hanno votato a favore dell’aggiornamento dell’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems e dunque hanno approvato l’inserimento del “Gaming Disorder“. Così è stata definita la dipendenza dai videogiochi, che si aggiunge alle altre cinquantacinquemila malattie e gravi patologie che si trovano all’interno di questo documento, che nasce proprio con l’obiettivo di uniformare tutte le diagnosi nel mondo.
Nel nuovo testo, che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio del 2022, sono illustrati con precisione i sintomi di questa forma patologica. Il “gaming disorder” è una malattia che si manifesta con alcuni comportamenti ricorrenti che sono legati al gioco sia online che offline. Si sviluppa una vera e propria dipendenza su cui si basa l’intera vita quotidiana di un individuo, dove il gioco assume un ruolo centrale, anteponendosi a ogni altro genere di impegno, chi n’è affetto dimentica di fatto il mondo circostante, immergendosi totalmente nel gioco, perdendo quindi il contatto con la realtà. Sebbene tutto ciò comporti chiaramente problemi personali, disagi nei rapporti familiari e altre condizioni negative dal punto di vista educativo e occupazionale, la persona che soffre di “gaming disorder” metterà sempre prima di tutto il suo gioco, la sua “battaglia”.
Secondo il documento approvato dall’Oms, questa patologia per essere definita tale deve essere reiterata per 12 mesi.
Nel testo, però, si spiega che in presenza di sintomi gravi, l’arco temporale per parlare di patologia, può essere inferiore.
Durante l’Assemblea Generale sono state inserite all’interno del manuale anche altre novità importanti, come un capitolo sulla medicina tradizionale e la riorganizzazione in un unico capitolo delle malattie sessuali.