La generazione di giovani del 2000 ha conosciuto l’iPod e l’iPhone come mezzi per ascoltare la musica.
Eppure la storia e la rivoluzione dell’ascolto musicale è iniziata in modo diverso circa 40 anni fa.
Il 1° luglio 1979, infatti, la Sony decise di creare un nuovo dispositivo che fu la chiave della rivoluzione del mondo della musica, il Walkman.
Steve Jobs lo aveva definito un mattone, un po’ stanco che la figlia Lisa avesse l’abitudine di portarlo sempre con sé. Ma la verità è che il Walkman era ben più di questo.
Il lettore di musicassette è diventato in poco tempo un vero e proprio must. La creazione tecnologica, infatti, consentiva di portare sempre con sé la propria musica preferita trasformando e plasmando la generazione anni ’80.
Fu creato da Masaru Ibuka, Akio Morita e Kozo Ōsone e Sony registrò subito il marchio.
La consacrazione alla fama globale del Walkman avvenne grazie a un film cult “Il tempo delle mele”, uscito nel 1980.
In un celebre scena del film Vic, interpretata da Sophie Marceau, ascoltava una canzone romantica da un dispositivo rettangolare collegato a delle cuffie, era il Walkman.
Fu così che la generazione anni ’80 fece del Walkman un accessorio essenziale. L’ispirazione per la creazione e il design del Walkman fu tratta dal registratore a cassette Sony Pressman, spesso utilizzato dai giornalisti.
La Sony fece una modifica fondamentale al dispositivo, sostituì la funzione della registrazione a quella della riproduzione stereo.
Il primo modello lanciato in Giappone dal Presidente della Sony Akio Morita era blu e argento e costava 150 dollari.
Nel 1980 fu lanciato anche nel mercato degli Stati Uniti. L’idea più originale del Walkman era quello di dotarlo di ben due jack per le cuffie. In questo modo si poteva ascoltare la musica in due.
Il Walkman ha resistito anche all’arrivo del Discman, il dispositivo che usava il cd ed entrò sul mercato nel 1984. Il vero declino del Walkman iniziò solo con la musica digitale e l’arrivo dell’iPod firmato Apple.
Nel 2010 il Walkman è stato ufficialmente messo fuori produzione.
