La conferma delle dimissioni di Conte, che già si ipotizzavano da giorni, è seguita a un lungo discorso durante il quale il Presidente ha elogiato il lavoro fatto nei mesi precedenti per recedere dalla crisi economica (che ancora oggi mostra i suoi effetti) e ha aspramente criticato il Ministro degli Interni Matteo Salvini, che era seduto al suo fianco, elencando tutti i suoi comportamenti sbagliati.
Innanzitutto, Conte ha definito la mozione di sfiducia (che in pomeriggio è stata poi ritirata dalla Lega) una manovra irresponsabile, che denota gravi carenze in materia istituzionale e costituzionale; per Conte si tratta di una manovra poco responsabile poiché, a seguito delle dimissioni di Conte, c’è il rischio che l’IVA si alzi.
Conte non ha poi nascosto la sua preoccupazione nei confronti della figura del Ministro degli Interni, che nelle piazze effettua comizi durante i quali chiede pieni poteri; lo accusa inoltre di aver causato la situazione non avendo chiarito in Parlamento la sua posizione in merito al Russiagate, un argomento che – secondo il Presidente – rischia di alterare gli equilibri internazionali. Infine, è stato criticato l’uso inadeguato di simboli religiosi (riferendosi al rosario).
A questo durissimo attacco è seguita poi la risposta di Matteo Salvini il quale, avvicinatosi al suo partito, ha dichiarato che rifarebbe tutto esattamente com’è stato fatto, ribadendo la sua intenzione di andare subito al voto poiché non teme il giudizio degli italiani. Accusa inoltre i suoi collaboratori di aver instaurato un “governo dei no”. Il discorso si è concluso lasciando aperto uno spiraglio per il M5S.
Non è mancato, infine, l’intervento di Matteo Renzi, che ha apostrofato in maniera negativa l’esperienza di governo. Costui, infine, ha attaccato direttamente Salvini, affermando che se realmente crede nei principi religiosi che professa non può tenere degli ostaggi in mare aperto.
In serata, come annunciato, Conte si è presentato al Colle da Mattarella per consegnare le dimissioni.