Da New York, dove parteciperà all’assemblea generale dell’Onu, Giuseppe Conte applaude l’intesa di Malta sul fronte migranti, a cui ha preso parte in maniera attiva il neo ministro degli Interni Luciana Lamorgese. Il Presidente del Consiglio italiano ha parlato di svolta e di significativo passo in avanti rispetto alle precedenti politiche, pur sottolineando come non si tratti della soluzione definitiva per la risoluzione del problema immigrazione.
I nuovi principi sull’immigrazione dopo l’accordo di Malta
L’intesa trovata a Malta dai quattro Paesi europei (Malta, Italia, Germania e Francia) è stata salutata con soddisfazione dal primo ministro Conte, il quale ha sottolineato uno dei principi cardine del nuovo accordo. Da qui in avanti, ha affermato il premier, chi sbarca in Italia sbarcherà in Europa. Si tratta di un concetto che avrà conseguenze sulla carta importanti da qui in avanti, dal momento che la responsabilità sugli immigrati non sarà più addossata al Paese d’approdo ma verrà condivisa con le altre nazioni appartenenti all’Unione europea. Dalla città di New York, Giuseppe Conte ci tiene a ribadire quanto questo nuovo principio sia positivo per l’Italia.
La rotazione (volontaria) dei porti
Un altro principio significativo sottolineato dal premier in merito all‘intesa raggiunta a Malta da Italia, Francia, Germania e Malta stessa è quello sulla rotazione dei porti. Come specificato dal ministro degli Interni Luciana Lamorgese, si tratta in realtà di una rotazione volontaria, non vi è dunque alcun obbligo da parte dei Paesi che hanno firmato l’accordo di concedere i propri porti seguendo un ordine predeterminato. Inoltre, il premier Conte ha aggiunto che il nuovo meccanismo automatico di redistribuzione coinvolgerà anche i richiedenti asilo.