Arrivano importanti novità dallo spazio. La Nasa ha infatti trovato alcune tracce di ossigeno nell’atmosfera del pianeta Marte. Secondo le prime informazioni rese pubbliche dalla stessa agenzia governativa responsabile del programma spaziale degli Stati Uniti, Curiosity ha fotografato i primi indizi di ossigeno su Marte nei pressi del cratere Gale. La missione di Curiosity è iniziata sette anni fa (2012, ndr). Per capire l’importanza della scoperta effettuata dal rover Curiosity, è importante ricordare come l’ossigeno sia considerato (insieme all’acqua) uno degli elementi indispensabili per la vita.
Ossigeno su Marte, la scoperta di Curiosity
C’è la firma di Curiosity sulla scoperta resa pubblica dalla Nasa in queste ultime ore, dopo la pubblicazione dei risultati scientifici sulla rivista specializzata Journal of Geophysical Research da parte del team di ricercatori dell’agenzia spaziale statunitense. Secondo i primi dati raccolti dagli studiosi, l’ossigeno rilevato sul cratere Gale del pianeta rosso avrebbe un comportamento del tutto simile del tutto simile a quello del metano, gas peraltro già rilevato da Curiosity in passato. L’ossigeno presenta una fluttuazione tale da essere equiparato al metano: se in inverno la sua concentrazione scende sotto l’1 per cento, nelle stagioni di primavera ed estate raggiunge percentuali molto più accentuate. Al momento, i ricercatori della Nasa non riescono a darsi una spiegazione razionale e scientifica.
Non viene esclusa alcuna ipotesi
Gli studiosi statunitensi continuano a interrogarsi sulla causa che provoca l’oscillazione del livello di ossigeno e la sua stretta correlazione con il metano, senza escludere alcuna ipotesi. Come dichiarato dal ricercatore Sushil Atreya, non è infatti da scartare a priori l’ipotesi dell’esistenza di forme di vita batterica, anche se al momento non c’è alcuna prova che possa sostenere tale teoria.