In queste ultime ore i telegiornali stanno mostrando le immagini delle rivolte scoppiate in alcuni penitenziari italiani per le misure di prevenzione contro la diffusione del Covid-19 stabilite dal recente decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al momento, si contano tre morti nel carcere di Modena, anche se occorre specificare come i decessi non siano riconducibili alla protesta scoppiata nelle ore precedenti. Secondo quanto si apprende da fonti interne al penitenziario, due persone sarebbero morte per uso di droga, una terza vittima sarebbe stata rinvenuta in stato cianotico.
Proteste in tutta Italia
Oltre alla sommossa scoppiata nel carcere di Modena, si registrano rivolte anche nei penitenziari di Foggia, Salerno, Napoli, Frosinone, Pavia, Vercelli e Alessandria. Ore di forte tensione presso il carcere Poggioreale, situato nell’omonimo quartiere della città di Napoli, dove un gruppo di reclusi è salito sui muri di passeggio presenti all’interno della struttura. Caos anche all’esterno del carcere, dove i familiari dei condannati hanno chiesto per loro amnistia, indulto e arresti domiciliari. Stando alle prime indiscrezioni, i detenuti del penitenziario di Poggioreale hanno protestato per lo stop ai colloqui, una delle misure previste dal nuovo decreto del Governo firmato la scorsa notte dal primo ministro Giuseppe Conte.
La rivolta nel carcere di Modena
L’Ansa riferisce che alla base della rivolta scoppiata nella casa circondariale di Modena ci siano le richieste dei reclusi per misure più efficaci contro il rischio di contrarre il coronavirus. In riferimento a ciò, l’agenzia di stampa italiana cita il Sap, (Sindacato autonomo di polizia). Quest’ultimo ha specificato che il fumo visibile dall’esterno della struttura sia stato causato dall’incendio di un materasso.