Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, ha affermato che il picco dell’epidemia di Coronavirus in Italia è stato raggiunto. Ha poi aggiunto però che non è ancora arrivato il momento di allentare le misure restrittive imposte alla popolazione a inizio marzo, al fine di non vanificare tutti gli sforzi fatti in queste settimane. Borrelli ha inoltre sottolineato come le regioni del Sud siano ancora a rischio. Intanto, l’ultimo bollettino della Protezione Civile parla di oltre 105 mila casi complessivi, di cui 77 mila ancora positivi, e 12.428 vittime. Nella giornata di ieri il numero di positivi è salito a 2.107 persone, facendo registrare un rialzo superiore alle 500 unità rispetto al giorno precedente. I morti sono invece stati 837, 25 in più del 30 marzo.
Indagine su larga scala
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha dichiarato che si sta lavorando a un’indagine su tutto il territorio italiano per trovare il maggior numero di persone che abbia sviluppato gli anticorpi dopo aver contratto il virus in maniera asintomatica, senza cioè mostrare sintomi. In questo modo, l’Iss potrà avere un quadro più chiaro sulla diffusione reale del virus Covid-19. Inoltre, ciò sarà d’aiuto anche per una ripresa più rapida delle attività produttive, dal momento che si sarà con certezza chi potrà tornare al lavoro in sicurezza.
Produzione di mascherine
Il commissario straordinario Domenico Arcuri, in occasione della conferenza stampa di ieri, ha fatto il punto sulle mascherine. Arcuri ha affermato che l’Italia ha acquistato 300 milioni di unità tra dispositivi e mascherine, con la distribuzione a tutte le regioni italiane che sarà avviata entro pochi giorni. Inoltre Domenico Arcuri ha aggiornato i giornalisti presenti sulla produzione nazionale di mascherine, sottolineando come entro la prossima settimana le aziende della filiera della moda e dell’igiene personale arriveranno a produrre rispettivamente 500 mila e 400 mila mascherine al giorno.