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Fase 2, il rapporto del Comitato tecnico scientifico frena la riapertura totale: rischio di 151 mila ricoveri in rianimazione

Il rapporto del Comitato tecnico scientifico, elaborato con l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), Inail, Fondazione Bruno Kessler e Ministero della Salute, ha suggerito al governo di avviare la fase 2 con un allentamento soltanto parziale delle misure restrittive prese a inizio marzo, quando l’Italia entrò in lockdown. All’interno del rapporto, che chiunque può consultare perché pubblico, si parla del rischio di 151 mila ricoveri nei reparti di rianimazione nell’eventualità si dovesse concedere il via libera generale a partire dal 4 maggio.

L’indice di contagio

Uno degli elementi chiave per mantenere la curva dei contagi sotto controllo è costituito dall’indice di contagio. Oggi è sceso sotto l’1 per cento. Un valore pari a 1 farebbe scattare l’allarme, mentre qualora si arrivasse a 2 si correrebbe il rischio di tornare allo scenario di metà marzo e inizio aprile, quando in molti ospedali del Nord Italia i reparti di terapia intensiva erano al collasso. Uno dei motivi per cui è stata sconsigliata l’apertura delle scuole ha per oggetto lo stesso indice di contagio. Infatti, secondo l’analisi proposta dal Comitato tecnico scientifico al governo, riaprire gli istituti scolastici dall’inizio di maggio porterebbe a una rapida ascesa della malattia, impattando in maniera negativa sullo stesso indice.

Sperimentazione di 14 giorni

La parola chiave che va ripetendosi giorno dopo giorno in seno al Comitato tecnico scientifico e al governo è prudenza. Da qui la necessità di avviare una fase di sperimentazione delle misure previste per il 4 maggio – tra cui il via libera al commercio all’ingrosso, ai cantieri e al comparto manifatturiero – per monitorare quali saranno le conseguenze sulla curva dei casi di contagio per coronavirus. Intanto, la comunità scientifica è tornata a promuovere l’utilizzo delle mascherine, senza dimenticare però l’importanza di mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone e la frequente pulizia delle mani con il sapone.