Italia

Fase 2: dal 18 maggio riaprono bar, ristoranti e parrucchieri

Nel corso dell’ultimo incontro avuto con le Regioni, il Governo ha dato il suo via libera alla riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri a partire da lunedì 18 maggio. Un passaggio chiave è atteso per la giornata di giovedì (al più tardi venerdì), quando le Regioni riceveranno dall’esecutivo del premier Conte le linee guida a cui attenersi per riaprire le attività in sicurezza. La conferma arriva anche da Francesco Boccia, ministro alle Autonomie, che ha spiegato come dal 18 maggio inizierà la cosiddetta fase di responsabilità per le Regioni.

L’esempio della provincia di Bolzano

La provincia autonoma di Bolzano è stata la prima a riaprire bar, ristoranti, saloni di parrucchieri e centri estetici, grazie a una legge votata dal consiglio provinciale alto-atesino nella giornata di venerdì. Bolzano ha approfittato del suo status di provincia autonoma. A questo proposito, è importante sottolineare come il tema dell’autonomia sia tornato prepotentemente di moda in queste ultime settimane, quando diverse Regioni hanno chiesto più volte al Governo centrale di Roma di poter decidere in autonomia il calendario della fase 2. Dopo diversi tira e molla, il Governo ha concesso una parziale autonomia alle Regioni, che dal 18 maggio saranno libere di riaprire anche i negozi di commercio al dettaglio.

I presidenti del Veneto e della Liguria esultano

Raggiunto dall’agenzia Ansa, il Presidente del Veneto Luca Zaia ha sottolineato come la scelta del Governo sia una prima anticipazione dell’autonomia invocata a più riprese dal Governatore della Regione. Zaia ha poi precisato che le riaperture previste dal 18 maggio avranno sempre come premessa indispensabile il rispetto del protocollo sanitario. Esulta anche il Presidente della Liguria Giovanni Toti, che su Twitter ha confermato l’appoggio del Governo alla richiesta presentata dalle Regioni al fine di gestire in autonomia la fase 2 a partire dal prossimo lunedì.

Piemonte e Lombardia ancora zone  a rischio?

Nell’elenco delle Regioni per cui è stata prevista un’apertura anticipata, rispetto al 1 Giugno non ci sono Piemonte e Lombardia.

Nelle due regioni il numero di contagi, anche se diminuito è  ancora un osservato speciale.

Il governatore Alberto Cirio ha dichiarato  che

“la ripartenza può e deve convivere con la prudenza”  “riaprire tutte le attività, ma riaprirle per sempre”.

In Piemonte l’R0 era il terzo più alto d’Italia: 0,75. In Piemonte la data più probabile per le riaperture di queste attività rimane il 1 giugno.