La coppia è inedita, i personaggi carismatici, di quelli che rubano la scena e attirano su di sé tutta l’attenzione. Non hanno peli sulla lingua e nelle loro interviste appena finita una partita, a bordo campo, l’hanno più volte dimostrato.
Sul palco dell’Ariston in occasione della terza serata del Festival di Sanremo l’ospite fisso Ibrahimovic, stella del Milan di Stefano Pioli, e Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, nonché ex compagni di squadra, ma anche spesso avversari, si sono esibiti in una quanto mai inaspettata sfida.
Per una volta il protagonista non era un pallone di calcio e il palcoscenico a fare da sfondo non il rettangolo verde di gioco, ma un vero palco, di fronte a un pubblico inesistente a causa delle limitazioni dettate dal covid, ma con milioni di telespettatori a seguirli.
Ibrahimovic e Mihajlociv hanno cantato insieme agli altri due pezzi da 90 che caratterizzano il Festival, il conduttore Amadeus e Fiorello, capace di saper far tutto, il brano dei Nomadi, Io vagabondo.
Dopo questa esibizione canora, molto lontana dalle performance che i due esprimono o hanno espresso in campo, Ibrahimovic e Mihajlovic hanno parlato della loro amicizia, dei loro trascorsi, fati anche di scontri, in campo e della malattia dell’allenatore del Bologna.
Svelato anche un divertente retroscena del momento in cui si sono sentiti nel momento in cui Ibrahimovic seppe della malattia dell’amico. Già trovare il coraggio per chiamarlo fu problematico, racconta lo svedese, che non trovava le parole per esprimere la sua vicinanza.
Risoluto come sempre fu Mihajlovic a sbrogliare la matassa, a riempire i silenzi imbarazzanti e a scherzare con Zlatan dicendogli che se proprio voleva essere d’aiuto, poteva divenire il nuovo attaccante del Bologna.
A nulla sono servite le quotidiane telefonate dell’allenatore dei rosso-blu, Ibrahimovic ha firmato il rinnovo con il Milan, che grazie alle sue reti e al suo immenso carisma, è secondo in classifica, in piena corsa per lo scudetto.