Ultimamente le preoccupazioni sembrano proprio non voler lasciare spazio alla serenità nelle nostre vite. Non bastava la pandemia a creare già abbastanza panico alle nostre esistenze. Ora è la volta del cimurro.
Il cimurro delle volpi rosse: non attacca l’uomo ma fate attenzione ai cani
L’Ats Insubria (l’Agenzia Di Tutela Della Salute) ha ricevuto di recente la comunicazione proveniente direttamente dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, con la quale la stessa è stata messa a conoscenza del fatto che 5 volpi rosse (4 provenienti dalla zona di Varese ed 1 da quella di Como) sono risultate positive al cimurro.
Il cimurro siamo sempre stati abituati ad associarlo mentalmente ai cani e pertanto questa notizia per alcuni può risultare alquanto strana. Invece è scientificamente provato che il cimurro è una malattia infettiva che attacca i cani giovani e i canidi (volpe, lupo, coyote, ecc.), il furetto e anche alcuni felidi (solitamente selvatici) e che viene causata da un virus.
Subito dopo esser state portate in laboratorio, le volpi sono state isolate e sottoposte a tutti gli esami previsti dal Piano regionale di sorveglianza e monitoraggio della fauna selvatica e proprio a seguito di tale iter si è scoperto in loro la presenza di tale malattia.
Immediatamente sono arrivate dal Dipartimento Veterinario di Ats Insubria le rassicurazioni per la popolazione: “Nessun problema per l’uomo” hanno affermato i medici specialisti. L’attenzione, però, è stata richiamata ai proprietari di cani in quanto su di loro il virus può infierire, fino a provocare addirittura la morte. È stato dunque caldamente consigliato loro di evitare luoghi in cui si ipotizza che le volpi possano essere presenti, in modo da sottrarre i proprio animali domestici a possibili contagi.
Gli animali sempre bersaglio di attacchi umani e della natura
Purtroppo gli animali sono spesso oggetto di malattie e maltrattamenti. Il dramma degli abbandoni e della crudeltà di parte dell’umanità ai danni di questi soggetti non è purtroppo cosa non nota e migliaia di associazioni si battono oggi in difesa dei loro diritti.
Ad aggiungersi a questo male, i problemi collaterali procurati dalla pandemia, a causa della quale la morte di centinaia di persone sole in possesso di un animale domestico ha contributo ad aumentare il numero di cani e gatti destinati ai canili.
Per non parlare, poi, dell’inquinamento del nostro pianeta che sta sconvolgendo in toto l’esistenza di alcune specie animali che, di questo passo, saranno prossime all’estinzione.
Ora ci si mette anche il ritorno del cimurro, attraverso la volpe rossa, ha mettere a repentaglio ulteriormente la vita di queste povere creature. Che Dio le benedica.