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ll Guy Hottel Memo, il documento in cui l'Fbi parla degli Ufo

Conosciuto e reso popolare dagli ufologi verso la fine degli anni ’70, il “Guy Hottel Memo (dal nome dell’agente che ha provveduto ad inviarlo” è un documento risalente al 1950 che testimonierebbe in maniera esplicita come l‘FBI fosse perfettamente a conoscenza del mistero degli UFO già nel primo dopoguerra. Si tratta di un telegramma inviato da un agente federale al quartier generale di Washington e diretto al numero uno dell’FBI, E.J. Hoover.

Il contenuto del testo riporta dichiarazioni esplicite che farebbero la gioia di qualsiasi appassionato ricercatore di UFO:

“Tre oggetti volanti a forma di disco sono stati scoperti nel Nuovo Messico. I dischi volanti hanno un diametro di 15 metri circa e ognuno di loro ospita tre alieni dalle sembianze umane, ma dall’altezza massima di un metro, e tutti sono vestiti con tute metalliche”.

Il telegramma si conclude affermando che al momento non vi erano ulteriori informazioni rilevanti da comunicare.

Seppure il contenuto del testo fosse degno di attenzioni, l’FBI non vi diede mai particolare seguito giustificando il mancato interessamento con la motivazione che le informazioni inviate erano state acquisite da un agente diverso dal mittente del telegramma che, a sua volta, le aveva ricevute da terzi. In altre parole l’inattendibilità delle fonti originarie aveva dissuaso il Bureau a continuare le proprie indagini.

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Naturalmente ciò non scoraggiò i ricercatori di UFO che videro nel documento in questione una delle prove che il governo degli USA fosse a conoscenza dell’esistenza di civiltà aliene e della loro presenza sul nostro pianeta. Il clamore sollevato dalla pubblicazione del telegramma scatenò persino la curiosità del grande pubblico e dei media dando vita alla produzione di una lunga serie di articoli, video e programmi sull’argomento.

Dal canto suo l’FBI non si è mai sbilanciata troppo in merito alla questione. Ha sempre preferito rilasciare laconici commenti e far cadere la questione nel dimenticatoio. In un comunicato che seguì di due anni la pubblicazione del “Guy Hottel Memo” l’organo di investigazione più famoso al Mondo affermava che il contenuto del telegramma non costituiva alcuna prova dell’esistenza degli UFO e che il loro mistero era destinato a continuare.

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