Anche Mini sarà presente quest’anno al prestigioso salone dell’auto elvetico e ha in serbo importanti sorprese, prima fra tutte la nuovissima Clubman Concept. Una vettura ancora in fase di sviluppo, certo, ma che potrebbe rappresentare una pietra miliare nella storia della casa automobilistica inglese.
Si tratta, infatti, di una vera e propria station wagon a cinque porte, una macchina familiare per eccellenza che andrebbe a inserirsi tra il segmento B e il segmento C, destinata a tutti quelli che hanno sempre amato lo stile delle Mini ma che, una volta costruita una famiglia, l’hanno dovuta abbandonare per vetture più consone.
L’obiettivo di Mini, con questa macchina, è quello di solleticare l’interesse di coloro che provengono dalla fascia più alta e da quella più bassa, facendoli così incontrare a metà strada su una vettura dalle caratteristiche molto interessanti che attualmente non ha nessuna vettura che possa rappresentare una reale concorrenza diretta.
L’evoluzione della Clubman si è resa necessaria in casa Mini, perché questa vettura non è mai riuscita a entrare con efficacia nel mercato; secondo gli ingegneri Mini non è stata mai sostanzialmente compresa, ma in ogni caso per evitare di toglierla definitivamente dalla produzione il restyling e un cambio di rotta erano inevitabili; rispetto al modello precedente, la Clubman Concept cresce in dimensioni, aumentando sia la lunghezza che la larghezza, rispettivamente di 26 e di 17 cm, numeri importanti che portano le dimensioni complessive di questa vettura a raggiungere e superare i 4,20 metri di lunghezza, l’1,80 di larghezza, con l’altezza che, invece, non ha subito grosse variazioni (1,45 metri).
Se la Mini Clubman Concept è cresciuta nelle dimensioni, lo stile è stato mantenuto lo stesso, tipico british, che contraddistingue tutte le vetture del marchio e che ha fatto la fortuna di Mini nel mondo.
Ovviamente qualche modifica è stata apportata, ma nulla di particolare, anche se i più attenti potranno certamente notare che la calandra è stata avvicinata nelle sembianze a quella della Aston Martin guidata dal mitico James Bond, lo 007 inglese più famoso di sempre.
Mini ha sempre amato stupire e, nonostante la Clubman in questione sia solamente una concept e molte delle soluzioni adottate difficilmente potranno essere presenti nelle vetture di serie, alcuni dettagli particolari sono destinati a continuare a esistere, come l’apertura posteriore a due sportelli che sostituiscono il portellone tradizionale.
Essendo Mini di proprietà Bmw, non è una sorpresa che la vettura sia stata realizzata su un pianale di proprietà della casa tedesca, l’UKL II, lo stesso utilizzato per la Serie 2 BMW Active Tourer da poco presentata.