Complessivamente, verranno stanziati ben 63 milioni di euro destinati sia a clienti privati, sia ad aziende e liberi professionisti che desiderino acquistare un nuovo veicolo a basse emissioni di anidride carbonica.
Il Governo ha stabilito di suddividere gli incentivi, categorizzandoli in tre differenti fasce a seconda delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
La prima fascia sarà quella con emissioni limitate a 50 grammi per chilometro percorso; la seconda sino a 95 grammi; la terza sino a 120 grammi.
Ovviamente, minori sono le emissioni, maggiore sarà l’importo di denaro destinato all’acquisto del veicolo in questione.
Filippo Pavan Bernacchi, numero uno dell’associazione nazionale costruttori automobilistici, ha bocciato il programma di incentivi 2014 definendolo una sorta di ‘Porcellum dell’auto‘, criticando duramente le misure governative per rilanciare il settore.
Secondo Bernacchi, il settore dell’auto sta attraversando una crisi profonda e avrebbe bisogno di un piano organico, non di misure che riguardino solamente l’1 % del mercato dei privati.
Stando all’attuale normativa, solamente 84 modelli di auto rientrerebbero all’interno dei canoni stabiliti dal Governo Renzi per concedere gli ecoincentivi.
In particolare, tra gli 84 modelli di auto, ben 48 (alimentati principalmente a GPL o gas metano) apparterrebbero alla fascia più bassa (fino a 120 grammi di CO2 per chilometro percorso). Nella fascia intermedia (sino a 95 grammi) si posizionano altri 20 modelli; in quella superiore solamente 16 vetture.
Tra le 16 vetture a bassissimo impatto ambientale, ben dieci sono elettriche: Bmw i3, Nissan Leaf, Renault Fluence e Zoe, Smart Fortwo, Peugeot ION, Volkswagen Up, Citroen C-ZERO, Ford Focus, Mitsubishi I-MIEV. Le altre sei sono ibride plug-in: Toyota Prius, Chevrolet Volt, Opel Ampera, Volvo V60, Mitsubishi Outlander, Bmw i3.
Tra le vetture beneficiarie degli incentivi si inseriscono 17 modelli a metano e 33 auto a gas GPL.
