Nel Nord dell’Iraq l’avanzata delle truppe dello stato islamico verso le aree delle città cristiane continua, e le milizie v hanno già preso il controllo della maggior parte di queste, con molti Cristiani costretti ad abbandonare le loro case, iniziando una marcia verso il sud del Paese.
Tra le città conquistate c’è anche Tall Kayf a nord di Mosul. Nella vicenda si registra anche l’intervento degli Stati Uniti, che oltre ad aver effettuato dei lanci di viveri alle popolazioni che abbandonano la zona occupata, hanno anche effettuato dei raid contro le milizie jihadiste. Il Presidente Obama ha parlato di misure necessarie per evitare un genocidio nella zona. Secondo il capo di Stato americano l’azione degli Usa è un atto dovuto, anche in risposta alle richieste di aiuto da parte degli Iracheni, ma l’America non vuole assolutamente essere coinvolta in un’altra guerra sul territorio iracheno e che quindi non ci saranno invii di truppe. I raid mirati hanno lo scopo di fermare l’avanzata delle milizie dello stato islamico e di proteggere le persone in fuga, nella stragrande maggioranza Cristiani, così come i lanci di viveri servono ad aiutare le persone in difficoltà.
Obama, nel discorso in televisione, ha parlato anche della necessità di proteggere gli Americani che si trovano nell’area e precisamente ad Erbil, città dove si trovano sia truppe USA, che gli uffici di un consolato. Sulla situazione delle popolazioni cristiane in Iraq era intervenuto anche Papa Francesco che aveva lanciato un appello alla pace, dicendosi molto preoccupato per la situazione che si sta creando nel Paese con l’avanzata delle milizie dello stato islamico e conquista delle città dove abitano i Cristiani.