Papa Francesco è preoccupato per la situazione dei vari conflitti che stanno insanguinando il Pianeta in questi ultimi mesi.
Durante il rientro dal suo terzo viaggio internazionale, che lo riporterà in Vaticano dopo aver visitato Seul, il Pontefice ha espresso tutta la sua preoccupazione, affermando che ci troviamo già nel mezzo di una terza guerra mondiale, anche se combattuta nel tempo e nello spazio. Il tema controverso dell’intervento americano in Iraq è fra le preoccupazioni maggiori che occupano i pensieri di Papa Francesco. Posto davanti alla domanda molto diretta che chiedeva la sua opinione a riguardo, il Santo Padre ha risposto che là dove c’è un’aggressione nei confronti di civili inermi è giusto fare qualcosa per fermare il genocidio. Papa Francesco ha, però, aggiunto anche che fermare non significa sganciare delle bombe o ingrandire il conflitto.
Il Pontefice inoltre colto l’occasione per sottolineare come un intervento di contrapposizione nei confronti di un’aggressione illecita debba essere valutata e decisa da un organo internazionale come l’ONU e non da una singola Nazione, come è già successo e potrebbe riaccadere di nuovo con gli Stati Uniti. Il rischio, ha continuato Papa Bergoglio, è che un’azione difensiva possa trasformarsi nell’ennesima guerra di conquista con risultati ancora più disastrosi per il Medio Oriente.
Dopo aver assicurato di essere in contatto con Ban Ki-moon, Segretario dell’ONU in carica, in cerca di una soluzione pacifica per la grave situazione che si sta verificando in questi giorni, il Vescovo di Roma ha inoltre ribadito che sarebbe disposto ad andare in Kurdistan. Le prossime mete del Papa, per il momento, includono però Pechino, Stati Uniti e Albania.