La data da “cerchiare in rosso sul calendario” è quella del 26 Settembre: sarà infatti allora che i nuovi modelli del melafonino sbarcheranno anche nel nostro Paese.
I prezzi per i due device, inutile sottolinearlo, sono però tutt’altro che per ogni tasca, visto che l’iPhone 6 avrà un costo di 729 euro, mentre il “plus” arriverà addirittura a 1059. Insomma, rispetto agli anni scorsi non è cambiato niente: l’azienda di Cupertino lancia i nuovi iPhone, boom di prenotazioni, titolo che fa segnare forti rialzi in Borsa (anche se stavolta il segno + è stato di entità più contenuta) e Italiani che lo pagano più di tutti gli altri paesi europei, dove per fare un esempio il modello “plus” non supera, nel peggiore dei casi, i 999 euro.
Il motivo di questo salasso a cui saranno sottoposti i consumatori nostrani è da ricercare nel provvedimento voluto dal ministro Franceschini, quello relativo all’aumento del cosiddetto “equo compenso“. A tale provvedimento è seguita la repentina risposta della Apple, che ha fatto pesare questo aumento sulle tasche di chi vuole comprare un device col logo della mela morsicata. Tuttavia sembra che i prezzi più alti non abbiano finora fatto calare il numero delle prenotazioni nel nostro Paese e che anzi, il numero di chi si è già messo in lista d’attesa per avere il nuovo gioiello dell’azienda di Cupertino sarebbe più alto di quello raggiunto con il modello precedente. Questa tendenza è uguale in tutto il mondo e Tim Cook ha orgogliosamente annunciato che “la domanda ha superato l’offerta” e che in questo modo Apple ha raggiunto un risultato che ha qualcosa di storico.
Ma nel nostro Paese c’è chi invita i consumatori a fare a meno del melafonino. Per la precisione è il Codacons, che ha chiesto di non acquistare i nuovi iPhone fin quando il loro prezzo non verrà portato al livello di quello praticato negli altri paesi europei. Appello che verrà ascoltato?