Il divario tra ricchi e poveri cresce sempre di più: in parole spicce i ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri, invece, sempre più poveri.
E’ quanto si evince da uno studio condotto dalla società di ricerca “Wealth- X” e “Ubs”. Lo studio, che fotografa la ricchezza a livello mondiale, è stato riportato dal giornale finanziario inglese, il Financial Times. Secondo questo studio, su una popolazione che supera i 7 miliardi di persone, sono 2.325 i miliardari a detenere il 4% della ricchezza di tutto il pianeta Terra.
Dallo studio emerge anche che nell’ultimo anno è stata l’Asia a guidare la crescita globale dei “Paperoni”, dal continente con “gli occhi a mandorla, infatti, arrivano più di un terzo dei ricconi del Pianeta. I ritmi dell’Asia sono impressionanti: l’aumento della ricchezza è stato del 18,7%. E’ un dato significativo soprattutto se rapportato all’incremento globale che è stato dell’11,9%.
Negli ultimi dodici mesi sono stati ben 155 i miliardari che sono entrati nel club dei privilegiati dei super ricchi: rispetto all’ultimo anno, la crescita è stata del 7%, ma si stima che questa percentuale crescerà nei prossimi anni. E in particolare nel club sono entrati ben 52 miliardari asiatici, 33 dei quali cinesi.
La città che ospita più miliardari è New York con i suoi 103 “Paperoni”. Dopo New York si collocano Mosca (con 85 miliardari), Hong Kong (con 82), Londra (con 72) e poi Pechino (con 37).
Per quanto riguarda il nostro Paese, nonostante la difficile crisi economica-finanziaria che sta vivendo, dallo studio scopriamo che nell’ultimo anno i ricconi sono passati da 29 a 33. Nella classifica mondiale, l’Italia riesce a scalare due posizioni e a collocarsi alla quindicesima posizione.
Lo studio si sofferma anche sul miliardario tipo: il super ricco è un uomo di 63 anni.