A questo punto è lecito immaginare che Tevez si stia domandando:
“Ma cosa devo fare per essere convocato in Nazionale?”.
Il selezionatore dell’Argentina è cambiato, ma da Sabella a Martino le cose per l'”Apache” sono rimaste uguali: niente maglia “albiceleste”. Eppure il suo rendimento è rimasto identico, anzi è addirittura migliorato in questo inizio di stagione, visto che ai gol in campionato Tevez ha aggiunto quelli in Champions League, competizione nella quale era a digiuno da ben cinque anni. Neppure le quattro reti siglate finora gli sono bastate per ritornare in Nazionale, e sono ormai più di tre anni che il Bianconero non indossa la maglia dell’Argentina; la sua ultima partita ufficiale risale al Luglio del 2011, quarti di finale della “Coppa America“.
Con l’arrivo di Martino sembravano essersi riaperte le porte della Nazionale, anche perché lo stesso Ct aveva dichiarato che Tevez sarebbe stato convocato se le sue prestazioni fossero state convincenti.
Al contrario di quello che ci si aspettava, invece, l'”Apache” è rimasto fuori dalla lista di 19 elementi che prenderanno parte alle due amichevoli asiatiche programmate per metà Ottobre: l’11 in Cina contro gli eterni rivali del Brasile e il 14 contro Hong Kong. La Federazione, però, ha fatto sapere subito dopo la diramazione delle convocazioni che la lista potrebbe essere ampliata nei prossimi giorni, e qualcun altro dunque potrebbe essere aggiunto ai 19 già sicuri.
Non sono mancate le novità, in primis quella di un altro neo-juventino Roberto Pereyra, alla sua prima convocazione, così come Guzman, Vergini e Musacchio.
Oltre a Pereyra, sono stati convocati altri tre “italiani”: Higuain, il portiere Romero e Biglia, la cui presenza, però, è fortemente in dubbio a causa dell’infortunio subito nella gara di campionato di domenica.