La lotta all’Is da parte degli stati occidentali è ancora in pieno svolgimento e continuano i raid contro le postazioni dei miliziani, specialmente nel nord della Siria.
Intanto, alla fine di una giornata nella quale all’assemblea dell’ONU si sono avute le dichiarazioni sia di Haider al-Abadi, premier dell’Iraq, che di Hassan Rouhani, presidente dell’Iran, l’Fbi ha divulgato la notizia dell’identificazione del “boia”che ha decapitato gli ostaggi statunitensi James Foley e Stephen Sotloff, e l’inglese David Haines.
Secondo l’agenzia americana, si tratterebbe di un ex rapper di Londra, il ventitreenne Abdel-Majed Abdel Bary, che ha lasciato la capitale britannica per combattere nelle fila degli jihadisti. Il luogo dove si nasconde, insieme ad altri miliziani occidentali, si troverebbe in Siria, a Raqqa, una delle roccaforti dell’Is.
All’assemblea delle Nazioni Unite, il premier iracheno ha riferito di notizie arrivate da Baghdad, nelle quali si parla della preparazione di attacchi contro gli Stati Uniti e la Francia, da parte di cellule dell’Is, che hanno come obiettivi principali le metropolitane.
Si teme che questi attacchi, oltre che con esplosivi, possano essere portati anche con armi chimiche. Secondo al-Abadi gli attacchi sarebbero “imminenti“, ed i due governi sono già in stato di allerta. Il presidente iraniano ha invece precisato che il suo Paese non entrerà nella “coalizione” che combatte i jihadisti, pur affermando che l’intento degli estremisti è solo quello di distruggere la civiltà.
Secondo Hassan Rouhani, che ha condannato gli stati occidentali che hanno contribuito alla creazione dell’estremismo ed ora non riescono più a tenerlo “sotto controllo”, una soluzione al problema può essere trovata “solo all’interno della regione”.
Sul fronte siriano le forze curde hanno condotto delle operazioni militari contro lo Stato Islamico, allo scopo di contrastare l’avanzata degli jihadisti verso Kobane. Nei combattimenti che si sono svolti sono rimasti uccisi 10 miliziani ed 8 soldati curdi; il fronte di attacco è stato ricacciato indietro di circa 3 chilometri ed ora le truppe jihadiste si trovano attestate a 10 chilometri da Kobane.
Per quanto riguarda i raid aerei da parte degli americani, gli obiettivi sono stati le installazioni petrolifere dell’Is, in modo da “tagliare” le fonti che consentono l’acquisto di armi. Intanto, il presidente Obama ha chiesto nuovamente l’appoggio di tutte le nazioni nella lotta all’estremismo islamico.
Si è registrata anche la distruzione completa della “Chiesa verde” di Tikrit, che gli jihadisti hanno fatto saltare piazzando all’interno delle cariche di esplosivo. La chiesa era uno dei monumenti più antichi del suo genere nel Medio Oriente.
[…] alla lettera le foto dello stesso Sotloff prima della decapitazione e della testa “mozzata”. Accanto alle fotografie che […]