Messico shock: protesta studentesca e, dopo intervento della Polizia, scompaiono 57 studenti

Il Messico torna sulle prime pagine dei quotidiani di mezzo mondo per un altro grave episodio di violenza, stavolta, dalle prime ricostruzioni, perpetrato dalla forze di polizia.

Secondo quanto riportato da diversi mezzi d’informazione, le autorità messicane dello stato di Guerrero, che si trova nella parte sud del paese centroamericano, starebbero cercando di capire che fine abbiano fatto 57 studenti di cui si sono perse totalmente le tracce dopo la violenta reazione della polizia del posto ad una manifestazione, reazione che ha lasciato sul terreno sei persone. Il Magistrato che sta conducendo le indagini, in un incontro con la stampa svoltosi ieri, ha affermato che l’autorità giudiziaria sta vagliando le posizioni di diversi agenti per capire se dietro la sparizione degli studenti vi siano le forze di sicurezza locali. Nel corso della conferenza stampa è stato usato il triste e noto termine “sparizioni forzate” e il procuratore ha ammesso che si potrebbe essere di fronte ad un’azione di questo tipo. Ovviamente se l’ipotesi dovesse essere confermata, poche sarebbero le speranze di ritrovare vivi i 57 studenti scomparsi.

Le proteste degli studenti, i cui rappresentanti hanno garantito che non si fermeranno, sono scoppiate in seguito ad alcune misure che a loro dire favorirebbero gli istituti scolastici cittadini, ma più in generale nel mirino vi è la riforma del sistema scolastico nel suo complesso, riforma giudicata iniqua e sbagliata. Ovviamente ora l’attenzione è tutta concentrata sula sorte di questi 57 giovani e sull’angoscia delle rispettive famiglie e le autorità messicane sono di nuovo sotto accusa per i metodi brutali utilizzati dalle forze di polizia e qualcuno comincia a chiedere un intervento risolutivo per risolvere il problema della violenza degli uomini in divisa.