Il mistero dei farmaci anti-cancro. Potrebbe essere definito così il fenomeno che sta riguardando i medicinali utilizzati in ambito chemioterapico: farmaci essenziali scomparsi dal mercato e poi riapparsi con prezzi alle stelle, lievitati addirittura oltre il 1600%.
A denunciare quanto sta avvenendo è stata “Altroconsumo“, che ha evidenziato come tre farmaci in particolare, Purinethol, Leukeran e Alkeran siano stati messi fuori distribuzione per poi riapparire con prezzi incrementati di 16 volte. L‘Alkeran, farmaco chemioterapico, prima del ritiro dal mercato costava poco più di 5 euro, ora invece non lo si può acquistare a meno di 85 euro. Altri farmaci dello stesso tipo, invece, sono carenti e la stessa associazione “Altroconsumo” ha definito gravissima tale carenza, in quanto si tratta di medicinali che appartengono alla “classe A”, e sono dunque essenziali.
Le segnalazioni di farmaci mancanti giunti all’Associazione negli ultimi sei mesi, da Febbraio ad Agosto, sono state circa 170. Quando un farmaco scompare dal mercato potrebbero esserci differenti motivazioni: problemi a livello produttivo, traffici illeciti o ancora esportazioni parallele. A far scattare l’allarme, e la rabbia di molti pazienti, è stato il rincaro dei tre medicinali scomparsi in un primo momento e poi magicamente riapparsi a costi astronomici rispetto a quelli con cui erano venduti in precedenza. Il Leukeran costava 7 euro, ora ben 90, come il Purinethol, il cui prezzo prima della sparizione si aggirava sui 7 euro.
“Altroconsumo” si è subito attivata chiedendo spiegazioni tramite una lettera all‘Aifa, “Agenzia italiana del farmaco”, e al Ministero della salute, ma al momento non c’è stata alcuna risposta da parte delle due istituzioni. Il mistero, dunque, è destinato a proseguire, con tutti i disagi per i pazienti che ciò può comportare.