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Renzi si ribella alla Merkel “Non ci tratti come scolaretti”, ma l’Europa affonda

Nel corso dell’incontro tenutosi a Londra con il primo ministro britannico David Cameron, il Presidente del Consiglio Matteo Renzo ha voluto ribadire il suo rispetto per la Francia sul tema di deficit e Pil.

Renzi ha voluto rispondere in toni decisi ad Angela Merkel (che aveva invitato i Paesi europei a “fare i compiti a casa” per cercare di rispettare quanto previsto dall’austerity), sostenendo che nessuno deve arrogarsi il diritto di trattare gli altri Stati della Ue come “si trattano gli studenti”. Secondo il Premier, l’Europa non è un posto in cui esistono insegnanti e studenti.
Renzi ha chiarito che, evidentemente, se la Francia non è in grado di rientrare nel parametro imposto del 3%, la decisione è dettata sicuramente da motivi degni di essere presi in considerazione. Ha ribadito, comunque, che l’Italia ha intenzione di non sforare il tetto del 3% sul bilancio,

Nel frattempo Renzi è tornato da Cameron sei mesi dopo l’ultimo incontro, e lo ha fatto per presentare le riforme attuate dal Governo italiano. Ha voluto anche fare i complimenti allo stesso Cameron per i risultati ottenuti dal referendum in Scozia. Il Premier si è detto convinto che per fare in modo che l’economia del Vecchio Continente possa riprendersi velocemente è necessario che l’Europa sia più snella e “smart”, ossia pronta a prendere con coraggio le decisioni. Anche Cameron sposa la linea di Renzi, convinto che sia obbligatorio un cambiamento, una maggiore flessibilità. Nel corso della serata, Renzi si è trovato a parlare di fronte agli investitori della City, rassicurandoli sul fatto che il Bempaese è tornata, grazie ai conti che ora sono “solidi e sostenibili” e indicando come la riforma del lavoro sia la questione che ha più a cuore, promettendo una definizione entro un mese di tempo.

Le parole di Renzi arrivano, però, proprio nel giorno in cui le borse europee hanno vissuto un’altra giornata di passione e nel quale le previsioni per un futuro di crescita sono molto negative. Lo stesso presidente della Bce Draghi ha sottolineato come le previsioni di crescita siano molto modeste per tutti i paesi europei. Draghi ha rivolto un invito ai vari Paesi ad accelerare sia le riforme sul lavoro che le liberalizzazioni, cercando di essere flessibili pur nel rispetto del patto di stabilità. Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale è stata ancora più pessimista, definendo la crescita come “mediocre”. Non sono mancate critiche alla posizione assunta dalla Francia in materia di austerity; è stato l’ex ministro dell’Economia Pierre Moscovici a bacchettare il Paese transalpino. Moscovici, attualmente commissario agli Affari economici, ammette di non avere problemi a procedere contro il suo Paese se dovesse veramente proseguire nella sua intenzione di non rispettare le regole che, secondo lo stesso Moscovici, devono essere rispettate da tutti e non possono essere interpretate in maniera errata.

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