Ebola arma terroristica? Patrick Sawyer e il caso Thomas Duncan, le vicende che fanno pensare
Patrick Sawyer, è stato il primo malato di Ebola morto in Nigeria e definito “l’Untore”.
Per questioni di sicurezza e per evitare allarmismi, le sue vicende non sono mai state raccontate in modo chiaro ma è stato confermato che l’uomo, un cittadino americano di 40 anni assunto dal Ministero delle Finanze liberiano, abbia contagiato volutamente e per vendetta almeno 13 persone.
Come racconta Paolo Mastrolilli, inviato de La Stampa a Dallas, Sawyer aveva lasciato da un anno e mezzo la moglie incinta della terza figlia per ricostruirsi una vita con la sua amante a Monrovia. Presumibilmente aveva contratto il virus da sua sorella ma l’uomo era convinto che fosse stata la sua nuova compagna ad infettarlo poiché lo tradiva con un uomo liberiano già contaminato dal virus.
Con la scusa di una conferenza stampa alla quale doveva partecipare a Lagos, Patrick Sawyer si era preparato alla fuga in Nigeria, o negli Stati Uniti, allo scopo di farsi curare meglio, tuttavia un malore in aeroporto aveva contribuito a far saltare il suo piano.
Condotto al First Consultants Hospital di Obalende, dapprima aveva mentito sulle sue condizioni di salute contagiando il primo medico che gli aveva portato assistenza e successivamente, quando gli era stato imposto il test specifico per il virus Ebola, risultato positivo, Sawyer si era strappato i tubi e aveva orinato sugli infermieri.
Si sospetta, inoltre, che prima di essere ricoverato, l’uomo avesse intrattenuto rapporti con diverse prostitute con l’unico scopo di contagiarle.
Nonostante siano passati diversi mesi dal fatto, la vicenda è tornata alla luce con il recente caso di Thomas Duncan, primo uomo in USA a contrarre l’Ebola. In occasione del suo ricovero a Dallas, dove si trova tutt’ora in gravi condizioni, i sanitari americani hanno ritenuto doveroso mettere sotto controllo dei gruppi di persone che si sono trovate a contatto con il malato.
Pur facendo parte di un gruppo a basso rischio, una di queste persone è scomparsa sabato mattina. Per tutto il tempo si è temuto che avesse deciso di prendere l’esempio di Patrick Sawyer e diventare così il secondo Untore, ma fortunatamente, ritrovato nel pomeriggio, si è poi scoperto che fosse un senzatetto.
Sono stati proprio questi avvenimenti a far pensare seriamente ai rischi per la sicurezza mondiale poiché il virus potrebbe effettivamente essere usato da qualche folle, non solo come arma di vendetta ma anche come arma terroristica, annullando persino gli sforzi dei governi per il contenimento dell’infezione.