Nulla è cambiato dal 1964. Il titolo scelto da David Bowie per la sua antologia sembra quasi fare il verso alla canzone “Changes” e all’antologia pubblicata negli anni ’90 “Changesbowie“.
In mezzo secolo di attività musicale, in realtà, molto è cambiato per l’eccentrico artista. Dopo un silenzio di circa 10 anni era tornato nel 2006 con “The next day“, un album piuttosto nostalgico e lontano dagli eccessi a cui ci aveva abituati durante la sua carriera.
La nostalgia è al centro anche di questa nuova antologia che contiene tutti i suoi più grandi successi e un inedito “Sue” che è stato registrato a New York e vede la partecipazione di Tony Visconti e della Maria Schneider Orchestra. I brani sono stati riarrangiati e i suoi fan più accaniti saranno molto contenti di ascoltare alcune vere e proprie chicche musicali sconosciute e custodite in cassaforte.
“Nothing has changed” ripercorre le tappe della carriera di Bowie. Sarà distribuito con tre copertine diverse. Il grafico che le ha realizzate ha spiegato che si tratta di tre versioni di Bowie allo specchio per ribadire il concetto che si tratta di un percorso di vita.
Il Duca Bianco arriva in fondo, a suonare le corde dell’anima, intenso e misterioso. Una vera e propria leggenda musicale. Non si sa ancora se questa sarà la raccolta definitiva.
[…] che prendeva piede e le nuove musicali, il loro sound britannico, reduce dall’amore per Bowie, con il loro stile creativo, diventa uno dei manifesti di quegli anni, distaccandosi sempre di più […]