Il Premio Nobel per la pace del 2014 è stato assegnato, qualche ora fa, nonostante non fossero tra i primi favoriti, dall’apposito Comitato a due personaggi che si sono distinti nella lotta contro “oppressione” sui bambini e per il diritto di tutti i giovani all’istruzione.
Sono le parole della motivazione che lo stesso organo giudicante ha inserito nella motivazione del premio a Malala Yousafzay, la 17enne attivista pakistana, ed a Kailash Satyarthi, un 60enne indiano, che è impegnato in questo campo sin dagli anni ’90.
La notizia dell’assegnazione del premio ha raggiunto la ragazza, la più giovane a ricevere il Nobel, mentre frequentava le lezioni nella scuola di Birmingham dove si è trasferita per essere curata dopo aver subito una serie di attentati da parte dei Talebani. Malala ha spodestato dal “trono” di più giovane assegnatario del Nobel, Lawrence Bragg, insignito del premio per la Fisica nel 1915 quando aveva 25 anni. Con Malala Yousafzay, le donne premiate con il Nobel, salgono a 46. Il suo impegno contro “l’oscurantismo” dei Talebani ed il blog che cura per la Bbc l’hanno resa famosa. In particolare, Malala, si occupa di assicurare anche alle donne della valle dello Swat il diritto all’istruzione.
Nel 2012,Malala rimase gravemente ferita a causa di un attentato, e dopo le prime cure in Pakistan, venne trasferita in un ospedale britannico, restando poi a vivere a Birmingham e frequentando la scuola superiore Edgbaston. Per le sue attività, i Talebani hanno definito Malala “simbolo degli infedeli e dell’oscenità“.
L’indiano Kailash Satyarthi, è stato impegnato fin dagli anni ’90 come attivista contro lo sfruttamento del lavoro dei minori. La sua organizzazione, “Bachpan Bachao Andolan”, ha contribuito a liberare dalla schiavitù circa 80.000 bambini, che sono stati reintegrati nella società. Un’azione che riporta a quelle di Ghandi, con l’effettuazione di dimostrazioni e proteste in modo pacifico, che hanno richiamato l’attenzione di tutti sul problema.
Nella motivazione stilata dal comitato del Nobel, viene sottolineata anche l’importanza che il Nobel sia attribuito contemporaneamente ad una pachistana ed un indiano, una musulmana ed un hindu, a dimostrazione che una lotta comune contro gli estremismi ed in favore dell’educazione, è possibile.
Satyarthi è anche presidente della “Marcia globale contro il lavoro minorile”, e proprio in questa veste, nel corso del 2004, prese parte ad una manifestazione che era stata organizzata dai Sindacati italiani e da Mani Tese. Nel corso della manifestazione venne sottolineato come per far cessare questa piaga, il lavoro minorile, sarebbero sufficienti i fondi destinati alle spese militari del Mondo per tre soli giorni. Successivamente, nel mese di dicembre 2011, l’organizzazione da lui presieduta, Bachpan Bachao Andolan, rese noto uno studio che rivelava come nel suo Paese, ogni ora 11 bambini scompaiono, vittime del traffico di “esseri umani” esistente in India.
Prima di essere insignito del Nobel, Kailash Satyarthi è stato premiato con numerosi riconoscimenti a livello internazionale, tra i quali spicca una medaglia assegnata nel 2007 dal Senato italiano.
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