In due giorni l’Italvolley femminile è passata dall’esaltazione per aver raggiunto agevolmente un traguardo prestigioso come la semifinale di un Mondiale, con la prospettiva di affrontare la Cina già battuta nel corso della fase a gironi e di accedere alla finale, alla delusione per aver rimediato 2 sconfitte consecutive, che hanno tolto non solo la medaglia d’oro, ma anche quella di bronzo alle ragazze del tecnico Bonitta.
Dopo la partita persa nettamente contro un’ottima Cina, le ragazze azzurre, nella finale per il terzo posto che le vedeva opposte all’altra grande delusa, il Brasile, sono riuscite a portare le avversarie al quinto set, perdendo per 3 a 2.
Nonostante la delusione, la squadra azzurra esce a testa alta da un Mondiale che non la vedeva certo tra le compagini più accreditate al titolo. L’obiettivo dichiarato, infatti, era quello di qualificarsi alla final four che si è disputata a Milano; l’avvio fantastico della prima fase, con dieci vittorie nelle prime undici partite, aveva forse illuso più il pubblico e gli addetti ai lavori che la Nazionale stessa. La squadra di pallavolo ha iniziato a ricevere un interesse crescente da parte dei mass media, con la semifinale trasmessa addirittura in diretta su Raidue.
Nella partita disputata contro il Brasile i numerosi appassionati presenti sugli spalti hanno comunque assistito ad un incontro teso e vibrante, in cui le ragazze hanno dato tutto, trascinate da una Valentina Diouf che è riuscita a realizzare ben 31 punti; purtroppo non è bastato.
A condizionare l’andamento dell’incontro, come accaduto nella semifinale contro la Cina, sono stati i primi due set, entrambi persi. Grazie al cuore, al coraggio e alla voglia di non mollare mai, le Azzurre hanno recuperato velocemente lo svantaggio, tra il tripudio del Forum, ma non hanno poi trovato energie sufficienti per tenere testa alle brasiliane nel set decisivo. La partita si è così conclusa con un 3 a 2 per il Brasile, vittorioso per 25-15, 25-13, 22-25, 22-25, 15-7.
Il tecnico Bonitta, dopo aver messo inizialmente in campo la formazione migliore, era riuscito a far cedere le certezze del Brasile pescando forze fresche in panchina, ma questa strategia non è comunque riuscita a portare il miracolo sperato. Da segnalare, comunque, oltre a quella della Diouf, le prestazioni di Monica De Gennaro, di Antonella Del Core, vero punto di forza di questo Mondiale, di Valentina Arrighetti e dei due volti giovani di Caterina Bosetti e Cristina Chirichella. Ora, per l’Italia, il prossimo appuntamento è quello di Rio 2016; esperienza, gioventù e carattere non mancano per provare a centrare nuovamente dei grandi risultati.