Sembra ieri ed invece era vent’anni fa quando “E fuori nevica” si rivelò un successo in ambito teatrale. Ora quest’opera che tanto successo ha continuato ad avere in questi anni ha anche la sua versione cinematografica e dietro la macchina di ripresa vi è proprio il poliedrico artista partenopeo.
Enzo Righi per vivere suona sulle navi da crociera e pensa di essere assai ricco di talento. Un giorno è costretto a fare ritorno a Napoli: a 30 anni di distanza da quando l’ha lasciata vi deve rimettere piede perchè bisogna sbrigare le pratiche successorie conseguenti alla morte della madre. All’apertura del testamento rivede anche i due fratelli e questo è il punto di partenza per la storia raccontata nel film, che descrive le difficoltà legate al doversi calare nuovamente in un ambito familiare abbandonato tanti anni prima.
Detto della trama, che gli amanti dell’artista napoletano sicuramente conoscono molto bene, va detto che il film, per quanto godibile, non è certo all’altezza dell’opera teatrale da cui è tratto.
Della commedia teatrale che a metà anni ’90 tanto successo ha avuto, si vede e si percepisce poco in questo film, dove sicuramente gli attori, Salemme in testa, fanno senza dubbio il loro dovere, regalando buone interpretazioni, ma chi si aspetta di ritrovare le atmosfere dell’opera teatrale e i forti messaggi in essa contenuti, rimarrà probabilmente un po’deluso, anche se il film vale comunque il prezzo del biglietto.