Quella della bandiera nera del califfato che sventolava sulle colline sopra Kobane era stata, qualche settimana fa, una delle immagini che più aveva preoccupato la coalizione anti-Isis.
La città curda al confine tra Siria e Libano, infatti, è un importantissimo obiettivo strategico, in quanto la sua conquista avrebbe aperto le porte del Libano, e quindi del Mediterraneo, alle milizie dello stato islamico. La sua difesa, affidata ad un manipolo di miliziani curdi, era sembrata da subito disperata, ma dopo una prima fase, in cui i soldati opposti all’Isis avevano quasi interamente perso la città, l’eroica difesa di Kobane ha premiato le forze anti-Isis, facendo riconquistare ai curdi quasi tutta la città.
Importantissimo è stato il coordinamento delle azioni di terra con quelle via cielo: le aviazioni inglese e americana hanno, infatti, colpito chirurgicamente le postazioni e gli obiettivi strategici dell’Isis, propiziando le azioni via terra. A resistere sarebbero solo alcune sacche di combattenti dell’Isis in zone periferiche della città, che, essendo tagliati fuori e privi di rifornimenti, dovrebbero capitolare a breve.
Gli ufficiali dell’esercito curdo, si dicono molto soddisfatti e fiduciosi in una subitanea liberazione della città siriana. Per l’Isis è un duro colpo, che costringerà il califfo ad una ritirata strategica da quello che era un obiettivo primario.
[…] Kobane è ancora il centro della lotta allo Stato Islamico. Nella cittadina siriana abitata in maggioranza dai curdi, e sottoposta ormai da tempo agli attacchi delle truppe islamiche, sono stati paracadutati aiuti militari e medici da parte degli Stati Uniti. […]
[…] curdi di oltrepassare il confine con la Siria, offrendo indirettamente un grosso aiuto ai curdi di Kobane, la città siriana al confine con la Turchia assediata dalle truppe […]