Con l’opening game del 28 Ottobre inizia anche la stagione 2014 – 2015, con 29 squadre all’attacco dei detentori del titolo, i San Antonio Spurs. Vediamo la situazione di tutte le franchigie, iniziando dalla Eastern Conference, con la prima delle Division.
La Atlantic Division è, probabilmente, la più debole tra le tre, con i Philadelphia Sixers che sono tra i canditati all’ultimo posto stagionale. Lo scorso anno i Sixers hanno chiuso con un record 19 – 63, e forse potrebbero completare un risultato migliore. Brett Brown scommette molto sulla scelta n° 3 del draft di quest’anno, il centro Joe Embhid. Phila ha aggiunto esperienza nel roster con l’arrivo della guardia Keith Bogans, ma ha perso Thaddeus Young che si è spostato a Milwaukee. Sembrano già finiti anche i sogni dei Brooklyn Nets, che hanno nuovamente cambiato guida tecnica, affidandola a Lionel Hollins, che dovrà però fare a meno di Pierce, Livingston e Thornton, rimpiazzati con gli arrivi di Jarrett Jack, e Karasev da Cleveland, e da Bogdan Bogdanovic, che ha lasciato i palcoscenici dell’Eurolega per tentare la carta NBA.
I Boston Celtics hanno messo insieme un mercato senza colpi particolari, pur prendendo due buoni giocatori dal draft come Smart e Young, mentre da Brooklyn è arrivato Thornton e da Indiana Evan Turner. Da valutare la posizione di Rondo, mentre la grande speranza di poter arrivare a Kevin Love è sparita di fronte alla proposta dei Cavaliers. Quasi sicuramente Boston ancora una volta fuori dai playoff. A New York, Phil Jackson ha portato in panchina il suo pupillo Dereck Fisher. Lo scambio con Dallas ha portato il play spagnolo Calderon e Dalembert al posto di Felton e Chandler. La franchigia di Bargnani è ancora una volta una squadra di talento ma molto altalenante nelle prestazioni. I Raptors avevano concluso la scorsa stagione con un buon 48 – 34 di record e puntano a ripetersi contando sui nuovi arrivi Lou Williams, Jordan Hamilton e sul centro Greg Steisma, firmato negli ultimi giorni di settembre.