Il posticipo di serie A tra Inter e Napoli si è chiuso con un pareggio per 2 – 2 anche spettacolare, ma i tifosi sugli spalti del Meazza ed anche quelli davanti alla TV hanno dovuto attendere sino al 75° per vedere un goal. Partonopei capaci di andare avanti per due volte, in entrambi i casi con Callejon, ma la formazione di Mazzarri ha sempre reagito, trovando il pari prima con Guarin e poi con Hernanes, che durante il primo tempo aveva anche colpito un palo. Il risultato finale di San Siro non accontenta nessuno perché il Napoli può recriminare sull’essersi fatto raggiungere dopo aver conquistato due volte il vantaggio, mentre da parte dei padroni di casa il recupero del punto non basta a dissolvere il problemi creati dalla due precedenti, pesanti, sconfitte. Certamente la formazione nerazzurra ha mostrato una maggiore incisività rispetto alla formazione di Benitez, ma il risultato finale, alla luce di quanto visto sul campo è giusto.
All’ingresso in campo delle due formazioni si nota che Mazzarri è riuscito a recuperare Kovacic, dopo il piccolo problema muscolare che il centrocampista croato aveva accusato con la sua nazionale, ma non può schierare invece il giapponese Nagatomo, anche lui alle prese con fastidi muscolari. A centrocampo la coppia è formata da Medel ed Hernanes, mentre sulle fasce Mazzarri aveva poche possibilità di scelta e schiera dunque Obi e Dodò. In attacco, con Osvaldo fuori, largo al tandem della scorsa stagione formato da Icardi e Palacio. Benitez schiera, invece, a sorpresa Britos in difesa, mentre nel settore di centrocampo c’è Inler ma non Gargano, che non è riuscito a recuperare, ed i tre dietro ad Higuain sono Callejon, Hamsik e Insigne.
L’Inter parte meglio del Napoli, con un buon pressing che limita enormemente la partenza dell’azione partenopea. Tra i più positivi un Obi a tutto campo, che arriva anche alla conclusione. Intorno al 20° si vede anche Icardi che riesce a tirare verso la porta di Rafael, ma il suo tiro è contrastato efficacemente da Albiol, che devia in angolo. Il gioco degli ospiti in questa prima fase non appare mai in grado di creare pericoli alla porta di Handanovic e l’unica occasione dei primi 45 minuti la crea Hamsik, che con una iniziativa personale effettua un tiro-cross che impensierisce l’estremo difensore nerazzurro. Hernanes intanto aveva colpito il palo, alla sinistra di Rafael con una conclusione radente dal limite dell’area.
Dopo un primo tempo opaco, la squadra di Benitez sembra risvegliarsi nella ripresa e comunque sposta il baricentro della sua azione più verso Handanovic. L’Inter cala, soprattutto per quanto riguarda la manovra dei centrocampisti, e tocca a Ranocchia provare ad impensierire Rafael. Il Napoli si rende pericoloso con una “botta” di Callejon che trova anche una deviazione, ma che viene comunque controllata dal portiere nerazzurro. Benitez sostituisce Insigne, sin qui nullo, con il belga Mertens e questo porta maggiore pericolosità alle trame offensive degli Azzurri. La prima rete arriva al 79° con Callejon che sfrutta un passaggio di testa sbadato da parte di Vidic per tirare in porta da distanza ravvicinata con Handanovic incolpevole. La reazione dell’Intere è veemente ed il vantaggio ospite dura solo 3 minuti, prima che Icardi colpisca di testa un pallone proveniente dalla bandierina, favorendo Guarin, entrato al posto di un insufficiente Medel, che si trova da solo davanti a Rafael e lo batte con la rete del pareggio. Il nuovo vantaggio del Napoli è opera ancora di Callejon che prende alle spalle Ranocchia e sfrutta l’assist partito dal piede di David Lopez e siamo al 90′ Match finito? Neppure per sogno, infatti il pari nerazzurro arriva dopo 2 minuti di recupero con Hernanes che devia in rete di testa un cross effettuato dalla fascia sinistra da Dodò. L’Inter avrebbe anche la possibilità di ribaltare il risultato, ma il colpo di testa di Mbaye proprio allo scadere del recupero si spegne sul fondo passando radente il palo e lasciando così il risultato di parità, per un punto che serve poco ad entrambe.
