Curiosità

Vivere in Australia? Dal 2015 passaporto in cambio di 10 milioni di euro

Sognate di diventare cittadini australiani? Volete passare la vostra vita immersi nella natura incontaminata di questo fantastico continente e cogliere tutte le opportunità lavorative che questa Nazione ha da offrire? Semplice, vi basterà pagare la modica cifra di 13 milioni di dollari.

L‘Australia, infatti, entra nel gruppo di Stati che hanno messo in vendita il passaporto (insieme a Usa, Belgio, Portogallo, Cipro, Malta e molti altri). Basterà garantire degli ingenti investimenti sul territorio e si potrà ottenere la cittadinanza permanente, diventando a tutti gli effetti cittadino australiano. Molti sono, infatti, i ricchi investitori che spingono per ottenere la residenza nello stato australiano (soprattutto cinesi, malesi e indonesiani),dotato di un regime fiscale molto conveniente, che da oggi potranno garantirsi la cittadinanza a suon di milioni. Il governo di Camberra ha infatti optato per una formula molto redditizia, che gli consentirà di intascare un fiume di denaro in pochissimo tempo secondo le stime degli analisti. Tale normativa, che entrerà in vigore il primo Luglio 2015, prevede l’adesione al regime di soggiorno permanente da parte di coloro che assicureranno un investimento non inferiore ai 13 milioni di dollari, una somma nettamente maggiore a quella che è necessaria oggi (circa quattro milioni e mezzo). Il primo ministro Tony Abbott si è detto molto soddisfatto delle nuove norme sull’immigrazione, augurandosi che sempre più milionari decidano di investire e di abitare in Australia, in quanto i capitali esteri sono fondamentali per la crescita economica e sociale della nazione australiana. A dare ragione al governo di Camberra sono innanzitutto i numeri, che vedono gli investimenti stranieri aumentati del 40% in due anni, con oltre 2 miliardi di dollari provenienti dal programma ‘Premium Investor Visa‘.

Si calcola che la maggioranza dei nuovi miliardari aspiranti cittadini australiani proverrà dalla Cina, in quando i facoltosiasiatici avrebbero maggiori garanzie nel risiedere in Australia piuttosto che in Cina (li il regime di tassazione è più alto). Ecco perchè il governo di Pechino non ha perso tempo per criticare aspramente  questo nuovo programma, che contrasta con la nuova politica ‘anticorruzione’ del primo ministro Xi Jinping, atta a contrastare l’emorragia di capitali illegali in fuga verso l’estero, che negli ultimi 6 anni ammonta a circa tremila miliardi di dollari.

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