Un’altra tragedia vede come protagonisti i terroristi dell’Isis, fautori dell’instaurazione di una nuova guerra santa.
Nella provincia siriana di Hama, una donna è stata lapidata perché accusata di adulterio. L’Osservatorio per i diritti umani dello stato situato in Medio Oriente ha provveduto a diffondere la notizia sul suo account Facebook. Inoltre, la stessa organizzazione ha riferito di aver ricevuto il terribile video dell’esecuzione fatale direttamente dal temibile gruppo jihadista islamico.
Il filmato, girato da un operatore amatoriale, si apre con il padre della vittima che si rifiuta di perdonare la propria figlia. Subito dopo, due militanti convincono l’uomo a cambiare idea prima del definitivo addio della sua cara, dato che quest’ultima si stava avvicinando ad Allah. Si apre così una cerimonia solenne, nella quale il boia obbliga la ragazza ad essere soddisfatta per essere stata giudicata da Allah per il misfatto compiuto. La donna accetta il giudizio divino, prima che il boia dia il via alla lapidazione, mentre il padre lega sua figlia con una corda, fino a portarla in una fossa. Da quel momento in poi, l’adultera viene letteralmente sommersa da un lancio di pietre, scagliate anche dal suo stesso genitore, mentre ripete con sottomissione che Allah è l’ultimo Dio fino al momento del suo decesso.
Una funzione raccapricciante della quale non si conosce la data esatta.
