Può dichiarasi guarito e scampato al virus micidiale dell’Ebola il cameraman dell’Nbc che aveva contratto la malattia ed era stato ricoverato lo scorso 6 ottobre al Nebraska Medical Center di Omaha. Ashoka Mukpo, dopo essere stato a contatto con diverse persone malate e dopo aver contratto il virus in Liberia, si dice ora fiducioso.
Il cameraman ha dichiarato di essere stato a distanza dai malati e di non riuscire a capire come abbia potuto ammalarsi. Ma adesso le sue analisi sono negative da tre giorni conseguitivi e le autorità mediche statuniteni autorizzeranno le dimissioni nel giro di poche ore.
Una lotta e una battaglia vinta contro questo virus che aveva colpito anche l’infermiera del Texas Health Presbyterian Hospital. Nina Pham è stata la prima vittima a guarire dopo aver contratto il visus dal paziente zero, il liberiano Thomas Duncan, deceduto alcuni giorni fa.
Parigi annuncia l’arrivo di un test rapido per diagnosticare il visus mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara l’arrivo dei primi vaccini sperimentali in Africa nel 2015.
Il test rapido assicurerebbe il risultato in meno di 15 minuti mentre quelli che già esistono richiedono due ore e vanno fatti in laboratorio. Il nuovo test, invece, si potrebbe fare sul posto con una goccia di sangue, sperma o urina e sarà disponibile a fine ottobre.
Buone notizie anche dalla Spagna dove è guarita l’infermiera Teresa Romero.
Non si può dire lo stesso della situazione in Africa Occidentale dove gli abitanti peggiorano di giorno in giorno.
Intanto, gli Stati Uniti hanno intensificato i controlli negli aeroporti soprattutto per i passeggeri che provengono dalla Liberia, Sierra Leone e i paesi dell’Africa Occidentale. In questo modo si cerca di limitare il più possibile la diffusione del virus.
