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Canada, spari in Parlamento: uccisi un soldato e l’aggressore jihadista

All’interno del Parlamento canadese, un uomo dai lunghi capelli e il volto coperto si era messo a sparare ed era  successivamente ucciso dalle guardie presenti prima che potessero esserci ulteriori vittime. L’uomo, probabilmente di stampo jihadista, non è risultato però essere solo: altri due, forse tre, complici sono stati sorpresi mentre aprivano il fuoco dal tetto dell’edificio, dopo aver visto il terrorista accasciarsi a terra privo di vita.

Il militare colpito, subito portato in ospedale, ha perso la vita; Nathan Cirillo, questo il nome del soldato,  italo-canadese, si trovava di piantone al National Memorial War, su Parliament Hill, quando è stato ferito a morte dal terrorista.

Il premier Stephen Harper, dopo aver abbandonato il Parlamento insieme ai leader degli altri due maggiori partiti, ha dichiarato ai media:

“Saremo vigili contro coloro che cercano di farci del male. Non saremo mai intimiditi, manterremo il Canada sicuro”.

La polizia ha fatto uscire in queste ore tutti i giornalisti e lo staff rimasti più di mezza giornata barricati nelle aule dell’edificio. Resta però chiusa la zona intorno al Parliament Hill per ulteriori indagini, evitando che i civili corrano ulteriori rischi. Anche l’ambasciata USA è stata, per precauzione, evacuata insieme alle scuole messe in “lockdown”.

Dato che alcuni cecchini appostati sui tetti del Parlamento hanno provocato altre due vittime, oltre a quella del Monumento ai Caduti (una in Parlamento e l’altra nei pressi del Rideau Centre, non troppo distante dalle due zone), ogni abitazione del luogo sta venendo setacciata dagli agenti, in un serrato controllo porta a porta affinché non ci siano rifugiati, mentre ogni automobile in uscita da Ottawa sta venendo perquisita scrupolosamente dalla polizia federale.

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